Roma, 16 febbraio – Il Governo ha respinto la proposta del Movimento 5 Stelle in commissione Cultura alla Camera di estendere i contratti dei collaboratori scolastici finanziati dal PNRR e dall’Agenda Sud almeno fino alla fine dell’anno scolastico. Ciò significa che dal 15 aprile prossimo oltre 10.000 lavoratori, che hanno svolto un ruolo essenziale per il buon funzionamento delle scuole, si ritroveranno senza occupazione.
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Una decisione che rischia di avere gravi conseguenze sia per i diretti interessati che per le istituzioni scolastiche. Gli esponenti pentastellati denunciano “l’instabilità lavorativa e lo spreco di professionalità” causati da questa scelta. Critiche anche sul “pagamento arretrato delle supplenze” e sui “ritardi nei rinnovi contrattuali dei tecnici-amministrativi”.
Sebbene il Governo abbia poi ricevuto pressioni revocando lo slittamento delle graduatorie ATA di terza fascia, questo non cancella le perplessità sulla volontà di garantire continuità occupazionale al personale scolastico. Un tema, quello del lavoro precario nella scuola, che andrà affrontato con decisione se si vuole evitare il ripetersi di situazioni che mettono a rischio servizi essenziali per studenti e famiglie.
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