HomeComunicato StampaSBC: Le ricette di Giannelli ANP sono fallimentari

SBC: Le ricette di Giannelli ANP sono fallimentari

Recentemente il Presidente dell’ANP ha dichiarato “La dispersione scolastica è altissima e sono inaccettabili i divari territoriali, ce lo dicono tanto l’Invalsi quanto i dati Ocse Pisa. Giusto il richiamo ad attenersi ai dati. Alle famiglie vanno garantiti i servizi, pensando a scuole in cui si stia dalla mattina alla sera e non si faccia la lezione come si faceva 50 anni fa. La riforma Gentile continua a costituire un paradigma fuori dal tempo e serve un ammodernamento della riforma degli organi collegiali”. Antonello Giannelli.

Dunque la dispersione scolastica è altissima e i divari territoriali sono inaccettabili.

Lo si ripete da decenni e non si fa nulla per trovare soluzioni.

Su questi problemi però tutti i governi hanno fallito e ha fallito anche la scuola dell’Autonomia gestita dai DS , una scuola neo liberista e aziendalista, proprio quella che esprime il Dott Giannelli, la scuola del successo formativo che genera ex se povertà educativa dispersione diretta e soprattutto indiretta e conferma tutte le disuguaglianze sociali in un Paese in cui le differenze sociali stanno crescendo come afferma Landini segretario generale della CGIL.

Alla scuola si dovrebbe stare dalla mattina alla sera, una sorta di azienda a ciclo continuo amministrata da un Capo e da tanti sottocapi il middle management di cui tanto si parla e che vorrebbe riconoscimenti contrattuali, una carriera per chi fa altro dall’insegnamento.

Giannelli poi vede ancora aggirarsi nelle aule che non frequenta da tempo lo spettro del filosofo Giovanni Gentile, con la sua riforma approvata durante il primo governo Mussolini nel 1923 e parla di una scuola di 50 fa che sarebbe ancora praticata dagli insegnanti, ( Sic!), sono loro i veri colpevoli di tutto , i neo gentiliani, i passatisti, non gli illuminati DS che vorrebbero svecchiare ma non possono. Essi hanno troppi legami, troppi ostacoli, troppe ingerenze da parte degli uffici, dei sindacati, troppa burocrazia, non possono scegliersi i docenti, non possono sospenderli, non possono costringerli a trasferirsi altrove, non li possono licenziare.

Il Presidente dell’ANP chiede anche un ammodernamento degli organi Collegiali che tradotto significa: vogliamo meno legami, non dar conto al Collegio dei docenti, tutti i poteri decisionali nelle nostre mani.

Per Giannelli i DS dovrebbero fare anche i concorsi per assumere i docenti e scegliere i supplenti, per loro i sistemi di reclutamento attuali sono falliti.

Breve considerazione da parte di SBC

La scuola di 50 anni fa, che non era più quella di Gentile fa era tra le prime al mondo, la scuola primaria era prima in Europa.

Cinquanta anni fa la preparazione di uno studente al termine del percorso del Liceo Classico era pari se non migliore di un attuale laureato in lettere e era una preparazione gravida di vocazioni.

Oggi gli studenti escono dalla scuola superiore quella delle competenze e non hanno la conoscenza della lingua italiana e in alcuni casi con il tempo diventano degli analfabeti di ritorno.

Per quanto riguarda la proposta di Giannelli di una scuola da mane a sera , io la vedo realizzabile in alcune aree deprivate dal punto di vista socio economico del Paese, ma in queste scuole bisogna raddoppiare gli organici, non può essere realizzata con i progetti e progettini sottopagati o appaltata a cooperative e a agenzie private con il modello misto pubblico- privato.

Si costituisca un organico non più sui numeri ma sulle esigenze educative delle scuole e lo si incrementi con un cospicui investimenti in legge di bilancio rimodulando il PNRR senza nascondersi dietro le denatalità che non deve essere un dato acquisito ma un problema da affrontare..

La scuola neoliberista a cui si ispira il Dott. Giannelli che apre ai privati è già fallita come è fallita la scuola azienda gestita in questi anni dal DS, è fallita la scuola della Dirigenza, della razionalizzazione della rete scolastica che ha desertificato i territori di scuole, la scuola dell’aumento del numero degli alunni nelle classi, del taglio degli organici, dei poteri ai DS e agli Staff, della formazione obbligatoria legata alla carriera, del docente esperto e della scuola futura che nasce già fallita, mi riferisco alla Scuola 4.0 di Draghi e Bianchi tutta curvata sul digitale, un affare non pet la scuola ma per l’industria dell’elettronica, tra le più potenti al mondo.

La scolarizzazione massiva ( aumentare in generale e per tutti il tempo scuola) non è scontato che sia di per sé positiva.

Noi, ad esempio, abbiamo urgente bisogno di aumentare il tempo lungo al Sud come accade da anni nel Nord del Paese.

Comunque Giannelli è sempre in prima pagina non so se voglia mettersi in evidenza per incarichi, la cosa che trovo preoccupante è che proposte di insegnanti non trovino lo stesso interesse e spazio da parte dei media e in particolare di quelli della scuola.

Libero Tassella SBC

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