La fine delle lezioni fissate al 30 giugno non credo sia un’affermazione detta da Mario Draghi , Presidente del Consiglio incaricato, non avvezzo a comunicati ma al silenzio, soprattutto in questo delicato momento in cui si sta facendo il secondo giro di consultazioni che terminerà oggi con la delegazione pentastellata.
Non è nostra abitudine fare i pompieri di nessuno ma il ritardo della chiusura dell’anno scolastico, non trova giustificazione dal punto di vista legislativo in quanto le lezioni in DAD, per decisione del Governo o di Ordinanze dei Governatori o dei Sindaci, sono equiparate alle attività didattiche in presenze obbligatorie per alunni e per i docenti, per questi ultimi è stato sottoscritto anche un CCNI firmato da Flc Cgil, Cisl scuola e Anief.
Faccio inoltre presente che non c’è neppure una convenienza dal punto di vista economico e organizzativo in quanto tutte le supplenze, comprese quelle dei docenti Covid, dovrebbero essere prolundate al 30 giugno e si ritarderebbero di un mese tutte le procedure di avvio del prossimo anno scolastico, dai trasferimenti alle supplenze. Tutti i docenti sarebbero in classe a ottobre e non a settembre.
Inoltre gli esami sforefebbero nel.mese di luglio con grave perdite per l’industria turistica già gravemente danneggiata dalla pandemia.
Io credo che ancora una volta ci troviamo di fronte a una notizia di cui verificherei la fonte, che se ha fatto scrivere articoli su tutti i giornali, credo irrealizzabile, sostanzialmente antieconomica, quindi inverosimile.
Concorsi personale scuola, punteggio ATA, TFA sostegno, le qualifiche e i test
Libero Tassella SBC
