L’associazione SCUOLA LAVORO E LIBERTÀ, dopo aver denunciato ad alta voce le storture di un folle sistema di reclutamento dei docenti, durante la partecipata manifestazione organizzata insieme all’associazione ANLI, tenutasi presso la sede del MIM nella data del 10 Aprile, richiama l’attenzione sulla gravissima situazione relativa all’avvio delle abilitazioni.
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Si è infatti progettato e realizzato un meccanismo burocratico che, ancora una volta, vede i docenti precari storici ridotti a vittime di un sistema prevaricatorio che li rimanda nuovamente in coda alla fila, negando impietosamente il loro sacrosanto diritto al lavoro.
È passato infatti quasi un anno da quando è stato approvato l’emendamento 20.8 al decreto PA Bis (decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75), confluito poi nella legge n.112 del 10 agosto, approvata con modificazioni, emendamento a firma delle forze politiche di maggioranza, che aveva illuso i partecipanti al concorso STRAORDINARIO BIS e tutti i TRIENNALISTI che forse avrebbero potuto davvero abilitarsi. È stato poi necessario attendere il 25 settembre 2023 per vedere pubblicato il DPCM 4 agosto 2023 il quale ha deluso enormemente i precari storici, in particolare quelli del concorso straordinario bis, in quanto “dimenticava” di dare disposizioni chiare relativamente ai corsi abilitanti da 30 CFU a loro destinati.
Successivamente, con i decreti del 7 febbraio 2024, il MUR ha autorizzato l’avvio dei percorsi di formazione di cui all’art. 13 del DPCM 4 agosto 2023, riservati a coloro che erano già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su un altro grado di istruzione nonché a coloro che possedevano della specializzazione sul sostegno e che aspiravano al conseguimento di un’ulteriore abilitazione.
Ed è stato proprio quest’ultimo assurdo ed inaspettato provvedimento a liberare l’impietosa lama della ghigliottina sul collo dei precari.
Da allora, infatti, la politica non fa altro che fare proclami su un’ipotetica imminente pubblicazione dei decreti relativi all’avvio dei corsi abilitanti per triennalisti e partecipanti al concorso straordinario bis, ma ormai è evidente che questo provvedimento sarebbe in netto ritardo rispetto ai tempi utili per l’aggiornamento della posizione dei docenti precari nelle graduatorie GPS.
I membri di Scuola Lavoro e Libertà sono molto preoccupati soprattutto per il fatto che molti colleghi non si stiano rendendo conto delle conseguenze reali che tutta questa manovra avrà sulla vita dei docenti precari che insegnano la materia.
Non si è ancora realizzato che centinaia di migliaia di docenti già abilitati in altra disciplina, anche su altro ordine di Scuola, e di specializzati su sostegno, spesso alla loro prima esperienza d’insegnamento grazie all’elevato numero di specializzazioni rilasciate negli ultimi anni, si ritroveranno in prima fascia davanti a tutti i precari storici con punteggi altissimi che insegnano da sempre la disciplina, docenti che invece rimarranno bloccati inesorabilmente in seconda fascia.
Questo avrà come risultato che i neo specializzati ed abilitati occuperanno le cattedre di chi da anni insegna sulla propria classe di concorso, privando questi docenti del lavoro che svolgono ormai con grande professionalità, lavoro che fino ad oggi, gli ha permesso di sorreggere economicamente le loro famiglie.
In parole povere fra qualche mese ci saranno centinaia di migliaia di disoccupati ex-insegnanti che dovranno sperare che al mancato sostentamento delle loro famiglie ponga rimedio il welfare!
Si spera che il buon senso prevalga nella politica e che il Ministro dell’Istruzione e del Merito e soprattutto la Lega, che si è assunto il gravoso e delicato compito di guidare questo Ministero, vogliano scongiurare il rischio di essere ritenuti i diretti responsabili di un annunciato disastro sociale di proporzioni prive di confronti, facendo avviare tempestivamente i corsi abilitanti per partecipanti al concorso Straordinario Bis e triennalisti.
Scuola Lavoro e Libertà
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