Alessandro Manzoni è nato a Milano il 7 marzo 1785. Di famiglia benestante, il padre Pietro ha sposato Giulia Beccaria figlia di Cesare, celebre illuminista. A sei anni il piccolo Alessandro entra nel collegio dei padri Somaschi, il distacco dalla madre lo ha segnato per sempre, al punto che spesso lo ha ricordato con grande commozione.
Nel 1808 sposa Enrichetta Blondel dalla quale ebbe 10 figli. Per lui vivere a Milano fu di grande aiuto, perché era la città più moderna d’Italia, era il cuore delle vita letteraria ma ha vissuto anche a Parigi dove ha sviluppato un grande interesse per la storia. L’opera più importante del Manzoni è: I Promessi sposi.
Un vero proprio capolavoro. In questo romanzo Manzoni parla della peste e dell’amore fra Renzo e Lucia contrastato da don Rodrigo che, tramite i suoi servitori chiamati bravi, avvicina Don Abbondio al quale, in maniera minacciosa, gli dicono che il matrimonio non si deve celebrare: “Or bene, gli disse il bravo all’orecchio, ma in tono solenne di comando, “questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”. Nonostante i tentativi, Renzo e Lucia non riescono a sposarsi e sono costretti a fuggire chiedendo rifugio in due diversi conventi. l’innominato tanto era il timore che avevano di lui, fece rapire Lucia. Ma l’innominato, dopo il rapimento, si pente della sua lunga serie di delitti, e durante un colloquio con il cardinale Borromeo, si converte.
Agnese può riunirsi alla figlia e trovare riparo nel castello dell’innominato mentre le schiere dei mercenari tedeschi, i lanzichenecchi, calano in Lombardia seminando terrore e distruzione e portandovi la peste. Renzo, tornato al paese, viene a sapere che Lucia è a Milano, nella città sconvolta dal male di cui muore anche don Rodrigo, Renzo ritrova Lucia con fra’ Cristoforo nel Lazzaretto e la vicenda termina con il matrimonio e una speranza di vita serena.
Alessandro Manzoni è stato del romanticismo, che in italia si caratterizzò con la necessità di un linguaggio nuovo chiaro e schietto, al ritorno della poesia popolare e all’apertura verso la conoscenza nuova.
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