Franco Bastianini
Ancora in alto mare la soluzione delle tre principali questioni che interessano il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario: le immissioni in ruolo per l’anno scolastico in corso per tutti i profili e su tutti i posti vacanti e disponibili, come previsto dal piano triennale di assunzioni di cui al decreto interministeriale del 3 agosto 2011; il pagamento delle posizioni economiche già assegnate e l’atto di indirizzo per il compenso ai Dsga, i direttori amministrativi, affidatari di scuole sottodimensionate.
Al termine dell’ennesimo incontro svoltosi l’11 giugno con la direzione del personale del Miur, le organizzazioni sindacali del comparto scuola hanno infatti manifestato preoccupazione e insoddisfazione per la mancanza di risposte certe sui problemi da tempo sottoposti all’attenzione ministeriale.
Pur prendendo atto della volontà politica del ministero di voler risolvere le problematiche attraverso una interlocuzione continua con il ministero dell’economia e delle finanze, i rappresentanti sindacali di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda hanno anticipato la mobilitazione del personale, qualora dovessero verificarsi ulteriori rinvii e ritardi.Quella della mancata immissione in ruolo degli oltre cinquemila collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi e tecnici sui posti liberi e vacanti dopo l’accantonamento sull’organico di diritto delle unità da assegnare ai docenti inidonei rimane comunque la questione più delicata da risolvere a causa delle notevole resistenze da parte del ministero dell’economia e delle finanze. Sulle problematiche connessa al passaggio tra il personale Ata dei docenti dichiarati permanentemente inidonei per motivi di salute all’esercizio delle funzioni, ma idonei ad altri compiti, il ministero ha comunicato alle organizzazioni sindacali una forte determinazione del Parlamento a cancellare la norma sul transito forzoso di questo personale nei profili Ata, come previsto dall’art.14, commi 13, 14 e 15 del decreto legge 6 luglio2012, n.95, riconoscendo nel contempo che per l’operazione saranno necessari tempi più lunghi dovuti all’iter legislativo cui potrebbe andare incontro un apposito disegno di legge presentato al Senato il 26 marzo 2013.
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