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Dalla scuola alla TAV tutti i temi che dividono il governo

Lega e M5S sono geneticamente diversi e su alcuni punti le differenze emergono in maniera più marcata.L’argomento che più di tutti sembra dividere il governo è la TAV, ma in realtà le differenze sono diverse. La visione della stessa scuola ne è un esempio. La Lega la vuole regionalizzare, il M5S no.

Il Movimento 5 Stelle vuole abolire le classi pollaio (disegno di legge Azzolina), la Lega invece si è mostrata tiepida e in alcuni suoi esponenti di punta addirittura fredda.
La Lega voleva bloccare l’aggiornamento delle GAE, il M5S no, la Lega vorrebbe costringere i nuovi assunti a risiedere per 5 anni nella provincia di immissione in ruolo, il Movimento 5 Stelle no.

Se poi andiamo ad affrontare le tematiche inerenti le grandi opere scopriamo che la Lega è per la TAV e il Movimento 5 Stelle no.

Non tutti però sanno che la TAV non è una linea veloce per il trasporto delle persone, ma una linea merci, nessun cittadino italiano o francese potrà dunque salire su quel treno per arrivare prima in Italia, nessuno.

Proprio su questo tema, ma anche sulla questione immigrati, il Movimento 5 Stelle è chiamato ogni giorno a rincorrere le “amichevoli” dichiarazioni dell’alleato Salvini. Divisi e diversi in tutto ad unirli un contratto governo che sta pagando di più, in termini di consensi, il Movimento grillino e non la Lega che a quanto pare continua a crescere.

Salvini vuole far cadere il governo?

La domanda che tutti si stano facendo è se Salvini è intenzionato a far cadere il governo, magari dopo le elezioni europee. A nostro parere no. Il leader leghista non ha alcun interesse a far cadere il governo e meno che mai di tornare fra le braccia del suo alleato Berlusconi.

Le intenzioni sono ben altre lo confermano le ultime uscite salviniane, un esempio su tutti è la questione relativa alla richiesta del tribunale di Catania che chiede di processarlo.

In un primo momento, in maniera spavalda, si era detto disposto a farsi processare, consapevole del fatto che quel processo con molta probabilità lo avrebbe assolto e ne sarebbe uscito più forte di prima. In un secondo momento, a mente fredda, probabilmente ha capito che poteva sfruttare la situazione contro l’alleato di governo, per frammentarlo. Conscio del fatto che le sensibilità all’interno del Movimento sono diverse e talvolta forse in contrasto.

C’è riuscito? Forse.

Il dibattito all’interno del M5S c’è ed è evidente a tutti, a volte perfino aspro.

Allora rifacciamo la domanda: l’intenzione di Salvini è quella di far cadere il governo?
A nostro parere no, lo ribadiamo e aggiungiamo che non ci pensa nemmeno. Salvini invece vuole un Movimento 5 Stelle ridimensionato ma ancora alleato, ma con il rapporto di forza invertito.
Sa bene che se ritorna a governare con Forza Italia rischia di essere fagocitato da Berlusconi, dalle sue TV e dai media di proprietà del leader di forzista, mentre oggi proprio questi media sono impegnati a costruire e a sostenere il personaggio Salvini e il suo progetto nella speranza di far fuori il M5S.

A questo punto è lecito domandarsi: il Movimento ha compreso il giochetto di Salvini? Forse alcuni si, ce lo lasciano credere le ultime dichiarazioni di Di Battista, ma tanti altri ancora no ed è bene che lo facessero subito se non vogliono fare la fine del PD.

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