Insegnare oggi: la necessità di semplificare i percorsi abilitanti per formare nuovi insegnanti

Formare nuovi insegnanti – Negli ultimi decenni i requisiti di formazione e abilitazione necessari per accedere all’insegnamento sono diventati sempre più stringenti. Un tempo bastava il diploma magistrale per iniziare a insegnare, oggi sono richiesti curricula accademici sempre più approfonditi, con lauree di primo e secondo livello ed estese specializzazioni post-laurea. Questa progressiva specializzazione ha certamente aumentato le competenze dei docenti, ma ha anche finito per scoraggiare molti giovani aspiranti insegnanti, che non possono o non vogliono affrontare percorsi così lunghi e onerosi.

La complessità delle regole per l’abilitazione all’insegnamento rischia quindi di incidere negativamente sulla formazione di nuove generazioni di docenti, acuendo il problema della carenza di insegnanti soprattutto in alcune aree geografiche e materie. Occorre trovare un equilibrio ragionevole tra preparazione disciplinare, competenze pedagogiche e accessibilità economica dei percorsi formativi, per non impedire a chi ha la vocazione di potersi dedicare all’insegnamento. È necessario valutare nuovi modelli formativi più flessibili e moduli abbreviati per l’abilitazione nel sostegno o in aree disciplinari meno richieste, che prevedano comunque una formazione di base in psicologia dell’educazione e metodologie didattiche.

Solo rendendo l’accesso all’insegnamento compatibile con le risorse economiche delle nuove generazioni sarà possibile coinvolgere le migliori energie nella formazione delle giovani menti, colmando quel deficit di docenti che mette a rischio la qualità del sistema scolastico. Una riforma dei percorsi abilitanti potrebbe contribuire a un ricambio generazionale necessario per l’istruzione del futuro.

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