L’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) esprime preoccupazione per una delle proposte inserite nel Disegno di Legge di Semplificazione approvato dal Senato ed ora all’esame della Camera relativamente alla possibilità di confermare su richiesta delle famiglie i docenti di sostegno precari. Sebbene la continuità educativa sia fondamentale per gli alunni fragili, l’Associazione ritiene che tale misura non sia sufficiente a garantirla davvero.
Una scelta non equilibrata
La critica di ANDIS è che la norma in questione, consentendo la conferma sulla base della sola volontà genitoriale, non appare la soluzione più razionale ed equilibrata. La richiesta delle famiglie potrebbe infatti essere condizionata da fattori emotivi, senza considerare gli aspetti didattici e organizzativi. Inoltre, non verrebbe riconosciuto il ruolo chiave di tutti i docenti, non solo quello di sostegno.
Serve una soluzione strutturale
Piuttosto che misure parziali, ANDIS auspica interventi più incisivi per garantire davvero continuità agli studenti fragili. Ad esempio, prevedere vincoli chiari sulla mobilità di tutto il personale e stabilizzare i docenti precari. Solo un investimento strutturale sulle risorse umane potrebbe assicurare quella relazione educativa fondamentale per il benessere e lo sviluppo di ciascuno studente.
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