Il discusso liceo del Made in Italy ideato dal Ministro Valditara sembra essere già un flop prima ancora di partire. Secondo quanto riferito dalla responsabile scuola del PD Irene Manzi, la proposta varata in pompa magna dal dicastero dell’Istruzione sarebbe stata bocciata sonoramente da famiglie, docenti e dirigenti scolastici.
Le critiche mosse alla riforma riguardano principalmente la mancanza di una struttura definita per i 3 anni del corso di studi. Mancano un regolamento organico e la definizione delle materie e discipline che caratterizzerebbero il nuovo indirizzo. Inoltre, non è chiaro quali sbocchi concreti potrebbero trovare i diplomati al termine del percorso.
Secondo Irene Manzi, con questa iniziativa si mette a rischio l’eccellente esperienza consolidata del Liceo Economico Sociale (LES), scelto ogni anno da migliaia di studenti. La proposta del Ministro appare più una mossa propagandistica che non tiene conto delle esigenze reali di famiglie e studenti.
In molti collegi docenti la riforma non ha ottenuto il gradimento sperato. Segno che le decisioni prese di corsa e “calate dall’alto”, senza coinvolgere il mondo della scuola, difficilmente possono funzionare. L’ennesima riforma annunciata ma che rischia di rimanere sulla carta. Ora la palla passa al Ministro Valditara: correggere in corsa o ammettere l’ennesimo flop?
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