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L’intervista alla prof.ssa Teresa Sicoli impegnata nell’inclusione interculturale e favore dei giovani del Sud

Buongiorno professoressa e grazie per aver accettato di rilasciare questa intervista ad InformazioneScuola.

Prima di iniziare con le domande, ci racconta brevemente chi è Teresa Sicoli?

  • Sono una docente, una sociologa ed una mediatrice culturale… mi appassiono alla scuola e ai miei studenti e mi occupo anche di politiche sociali e cerco di mettere in atto buone pratiche per uno sviluppo sostenibile della nostra società.

Come docente quindi è molto impegnata anche nel sociale e in particolare a favore dei giovani della sua terra, cosa sta facendo in particolare?

  • Si, in effetti laddove è possibile dialogo con loro e li sprono a non mollare e quindi a far venire fuori le loro attitudini e idee di vita da realizzare nella loro terra. Siccome, ho qualche competenza circa i nuovi strumenti socio-economici quali i fondi europei indiretti, li aiuto a sviluppare azioni di braimstorming per una buona idea progettuale, affinchè possano usufruire di strumenti di agenzia finanziaria quali Resto al Sud, Cultura Crea e Microcredito

Il progetto/ agenzia finanziaria “Resto al Sud” è molto interessante e non tutto il Sud lo conosce, di cosa si tratta?

  • Sono degli incentivi per i giovani imprenditori del Mezzogiorno under 36 che vogliono realizzare nella loro terra un’impresa che verrebbe finanziata per il progetto da loro implementato al 35% a fondo perduto e il resto da restituire in 8 anni con prestito bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Inoltre, lo possono presentare giovani in un numero ristretto da 3 a 6 persone e senza obblighi passanti da associazioni, cooperative, imprese esistenti ecc. ecc.

E’ importante anche “Cultura Crea”, cos’è, di cosa si tratta e perchè è importante in particolare per i centri del Sud?

  • Cultura Crea” è l’incentivo che sostiene le startup di giovani del Sud nel settore dell’industria culturale, creativa e turistica, che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio del Meridione. Sostiene dunque la filiera culturale e creativa delle regioni meridionali e tutte le idee sostenibili, nel senso della buona conoscenza, conservazione, fruizione e gestione. Nella fattispecie, anche per il Sud il lancio di un turismo eco-sostenibile, solidale e con azioni di marketing territoriale.

È promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact).

Lei è anche una docente di sostegno e proprio di pochi giorni fa l’emanazione del decreto che finalmente consentirà a tanti precari della scuola di specializzarsi, cosa si sente di consigliare ai nuovi corsisti?

  • L’insegnamento del sostegno è una grande ricchezza valoriale dell’intera comunità scolastica. Proprio grazie a questo insegnamento si può praticare l’inclusione e l’integrazione a vari livelli e a far funzionare il dialogo educativo e il rispetto dell’altro mettendo in risalto i principi della felicità sociale. Ne ho fatto un cavallo di battaglia,  ci credo molto, dunque spero che tutti i docenti che seguiranno questo nuovo percorso possano arricchirsi di quella capacità comunicativa, espressiva, sensibile e competente che porti loro un ottimo e proficuo rapporto con gli studenti con disabilità, ma soprattutto con l’intero gruppo classe e la comunità scolastica che è il vero obiettivo della forza dell’inclusione.

Lei, inoltre, è impegnata ad un grosso progetto sull’ Inclusione Interculturale, ci dice brevemente di cosa si tratta?

  • In questo momento, sono stagista alla Prefettura di Cosenza e sono assegnata all’ Area 4 Immigrazione, diritti sociali e umani. Mi occupo di un progetto che riguarda il fenomeno dei migranti con i processi connessi da accoglienza a permanenza in strutture e/o in realtà locali. Un progetto che inglobi 4 azioni quali aprire, mostrare, risvegliare e guidare. Aprire: accoglienza alla persona. Mostrare: azioni di censimento e coordinamento degli organi competenti.  Risvegliare: sollecitare e promuovere il rispetto della legalità e del senso civico. Guidare: avviare fattivamente il progetto con tutte le parti sociali in un lavoro di partenariato. Trattasi di progetto nel contesto dell’azione 02 d) della programmazione FAMI (Fondo Asilo Migrazione Integrazione) 2014/2020, che intende migliorare ed implementare il concetto di integrazione del migrante e pone al centro la figura del mediatore linguistico culturale, valorizzandone le potenzialità e collocandolo nei centri, con funzione di attività  screening e nello sportello presso la Prefettura.

Ringraziamo la professoressa Sicoli per averci dedicato il suo tempo e le auguriamo buon lavoro.

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