Sta facendo discute lo sciopero proclamato da Anief e Saese di due giorni e attaccato al ponte del primo maggio. Le date sembrano tattiche per qualcuno, sono ovviamente doverose per i sindacati. Marco Imarisio sulle pagine del Corriere della Sera, fa notare che ancora non vi è nessuna controparte perchè come è noto a tutti il governo sa da fare.
Riapertura delle GaE per i diplomati magistrali e organici
Le rivendicazioni sindacali, fa notare Marco Imarisio, sono sacrosante dal punto di vista sindacale: la riapertura delle GaE e la trasformazione dell’orario di diritto anche quello di fatto sono battaglie storiche portate avanti dalle organizzazioni sindacali di base, ma c’è un però “le date – scrive sul Corriere della Sera -, che in tempi dove l’immagine e la percezione sono tutto, hanno la loro importanza. Fare sciopero mercoledì 2 e giovedì 3 maggio significa che gli alunni torneranno a scuola soltanto venerdì 4. In pratica un implicito invito ad allungare ulteriormente un ponte cominciato il 25 aprile con la Festa della liberazione. Non più un ponte, ma un’autostrada, dall’utilità molto dubbia”. Un autogol del sindacato? O semplicemente la scelta tattica per raccogliere più adesioni possibili e poterle poi mettere sul tavolo delle trattative?
Lo scopriremo nei prossimi giorni, intanto – come vi abbiamo anticipato e siamo stati i primi – l’Anief di Marcello Pacifico ha superato la soglia del 5% ottenendo un risultato storico, quella della rappresentanza al pari delle altre sigle note Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.
