A darne notizia è la CISL Scuola attraverso un comunicato pubblicato sul proprio portale. Il sindacato riporta quanto è emerso durante l’incontro avvenuto al Miur con le OO.SS avente appunto come oggetto gli errori della mobilità.
Ecco cosa scrive la CISL.
Si è da poco concluso un incontro al MIUR sulle problematiche scaturite dalla pubblicazione dei movimenti delle fasi B, C e D del personale docente di scuola dell’infanzia e primaria. Alla posizione espressa da tutte le OO.SS., secondo le quali non è stato applicato per la gestione informatizzata delle procedure un algoritmo congruente con il contratto sulla mobilità, l’Amministrazione ha ribattuto sostenendo che il programma era “correttamente impostato” ma che la quantità di dati da elaborare (nove milioni e mezzo di record solo per la fase C della primaria) ha generato diverse anomalie. Forte del fatto che le sue affermazioni potrebbero essere smentite solo attraverso una perizia informatica, il MIUR ha comunque dato la propria disponibilità a sanare le situazioni di movimenti non rispondenti a quanto previsto dalle regole definite contrattualmente attraverso le seguenti misure:
* gli interessati, coinvolti in un movimento che risulti anomalo, potranno presentare richiesta di conciliazione ai sensi dell’art. 135 del CCNL all’ufficio territoriale che ha validato la domanda;
* gli uffici territoriali raccoglieranno le richieste di tentativo di conciliazione e le faranno pervenire al MIUR che, riconosciuta la legittimità della richiesta, darà disposizioni per concludere positivamente la conciliazione, assegnando la corretta titolarità utilizzando sia i posti dell’organico dell’autonomia ancora disponibili dopo le operazioni, e se necessario i posti dell’organico di fatto.
Ricordiamo che la conciliazione sottoscritta ha valore di sentenza e consente di ottenere lo stesso risultato che si potrebbe ottenere dopo una lunga e costosa vertenza al giudice del lavoro. L’Amministrazione, pertanto, non annullerà le operazioni già disposte nei confronti degli eventuali controinteressati, ma assicurerà, tramite la conciliazione, il rispetto dei diritti contrattuali per chi ha subito un movimento non corretto. Tramite avviso agli uffici il MIUR al più presto darà indicazioni per la raccolta delle richieste di conciliazione. ?L’Amministrazione si è mostrata fermamente risoluta nel respingere la richiesta delle OO.SS di annullare i movimenti e di procedere a un loro rifacimento, sostenendo che l’esito sarebbe stato identico in quanto il programma è – a suo avviso – impostato correttamente; ha invece assicurato che avrebbe operato con l’impegno di correggere le anomalie senza modificare i movimenti di coloro che risultano soddisfatti rispetto a quanto ottenuto. In sostanza il MIUR tenta di rimediare almeno in parte la situazione, recuperando le giuste proteste di chi è stato oggetto di un trasferimento sbagliato, senza che vi siano ripercussioni su tutti gli altri. ?Non saranno prese in considerazione richieste relative a movimenti rivendicati in ambiti privi di disponibilità di posti perchè correttamente assegnati nelle fasi precedenti ovvero a docenti aventi diritto in base al loro punteggio. ?Per orientare la selezione dei reali casi di movimenti disposti in violazione del contratto, segnaliamo che ad oggi, relativamente a scuola dell’infanzia e primaria, i casi di errore riscontrati sono riconducibili alle seguenti casistiche:
1. Attribuzione di un ambito successivo o d’ufficio rispetto a un ambito indicato precedentemente sul quale sono entrati docenti della medesima fase ma con punteggio più basso e senza precedenze. Tale circostanza si è verificata in tutte le fasi, eccetto la B3, e relativamente alla fase B1 e B2 tra i casi di conciliazione vanno contemplati anche quelli di movimento non soddisfatto (trasferimenti e passaggi non ottenuti) e riconosciuto a docenti con minor punteggio (il sistema avrebbe favorito l’ordine di preferenza espresso e non il punteggio posseduto).
2. Attribuzione di un posto di lingua inglese/comune e sostegno/posto comune su un ambito successivo o d’ufficio in presenza di posti della seconda tipologia indicata in un ambito più favorevole, assegnato ad altro docente con punteggio inferiore in assenza di precedenze.
3. Movimenti dovuti a errori inspiegabili, nei quali docenti con punteggio più alto anche rispetto alla prima preferenza espressa si sono visti assegnare un ambito a caso (prevalentemente posti della provincia di Como).
4. Docenti della fase B3 che non hanno avuto il trasferimento. In tale caso è da accertare preventivamente la mancanza dei posti accantonati. Per la secondaria di I grado alla casistica sopra riportata va aggiunta quella dei docenti della classe A032 fase C che non hanno ottenuto alcun movimento in presenza di docenti con movimento “soddisfatto” con un punteggio più basso.
Per valutare con maggiore puntualità l’esistenza di casi come sopra descritti l’amministrazione si è impegnata a inviare alle Organizzazioni Sindacali per tutti i movimenti già disposti (infanzia primaria e medie) file distinti elaborati per fasi e per punteggio. ?È piuttosto evidente che la soluzione illustrata dal MIUR, che si configura come autonomo atto dell’amministrazione, sarà facilmente praticabile in alcune province (rimediando all’errore con l’assegnazione di un posto nella provincia preferita), mentre potrà produrre solo un miglioramento dell’ambito assegnato nei casi in cui nelle prime preferenze erano espresse province prive di posti. Nei casi di conciliazioni non soddisfatte, pur in presenza di richieste legittime, sarà inevitabile l’avvio del contenzioso al giudice del lavoro.