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S.B.C e PSP Invitano a scrivere al ministro per ritirare la nota MI 388 del 17 -03.2020 del Dott. Max Bruschi

Cari Colleghi,

lo so che il momento è critico, difficile… drammatico , ma è proprio per questo che non mi sembra giusto né corretto cercare ad ogni costo di attribuire caratteristiche di normalità di un contesto ordinario , a qualcosa che i docenti d’italia stanno facendo in condizioni straordinarie .
Da questi ragionamenti tra noi docenti scaturisce una lettera sintetica indirizzata al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina , che fa riferimento alla NOTA MIUR 388 del 17 -03.2020 del Dott. Max Bruschi. Chi condivide il contenuto può copiare il testo della lettera e inviarla via mail a [email protected] , oltre a farla circolare tra i docenti italiani di ogni ordine e grado in tutte le province e nelle chat delle vostre scuole.

Libero Tassella

 

Al Ministro dell’Istruzione On. Lucia Azzolina
Viale Trastevere
Roma.

Scrivo in merito alla nota Miur n.388 del 17 marzo 2020, per rilevare quanto segue :
1) Nessun docente può avere esperienza e competenza didattica dell’uso della didattica tramite piattaforma digitale….quindi

2) Come si può rimodulare una programmazione se non conosci lo strumento digitale ( per non averlo mai testato sugli studenti) e se non conosci l’efficacia didattica che esso ha sugli studenti?

3) Come puoi valutare, anche ai soli fini formativi, un processo didattico che non sei in grado di governare nel suo utilizzo quotidiano?

4) Come si può considerare valido uno strumento che non è previsto per la didattica di classe e non è normato dalla legislazione scolastica? 5) Nella nota 388 del 17 marzo 2020, l’autore che conosce il latino scrive: “Ibi semper est victoria, ubi concordia est”, ma i docenti italiani rispondono con una frase di Cartesio: “Cogito ergo sum”.
I docenti nella concordia e con responsabilità, non eseguono consigli dalla dubbia natura di legittimità!

6) I docenti sono consapevoli che la didattica a distanza , che spontaneamente , senza alcun obbligo ne programmazione , nelle forme diverse , da quelle più fantasiose a quelle più semplici , in un momento di grave emergenza come quello che stiamo vivendo , non possa essere ricondotto dentro schemi nati da idee personali di ciascun funzionario del MIUR o di ciascun dirigente scolastico .
I docenti sono certi che la didattica a distanza in questo momento serva a tenere un contatto con gli studenti , ma che al contempo essa aumenti le differenze , che invece la scuola dovrebbe azzerare , e discrimini in qualche modo chi non ha strumenti e mezzi, chi non ha le competenze necessarie ; un ragionamento semplice che non necessita di spiegazioni e che , per chi si deve occupare di educazione e istruzione, è di primaria importanza.
Dunque chiedo l’immediato ritiro della nota 388 e una valutazione attenta del problema , poiché in una situazione di emergenza non è stato posto dal personale docente delle scuole italiane un ostacolo a mantenere i contatti con gli studenti , e di non tentare di ricondurre alla qualifica di “ordinario” qualcosa che per definizione può essere solo “straordinario”.

Da inviare firmata da singoli o gruppi di docenti a
[email protected] specificando la provincia e la città.

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