HomeComunicato StampaSCUOLA. FDI-PISTOIA: "LA MISURA È COLMA!

SCUOLA. FDI-PISTOIA: “LA MISURA È COLMA!

La scuola italiana, in seguito alla emergenza epidemiologica, versa orma in condizioni davvero assurde a causa della incapacità e della incompetenza di governanti, che oltretutto antepongono sfacciatamente a interessi di partito e a manovre di palazzo il bene di milioni di studenti, docenti e famiglie, giocando sul loro futuro.
Il Decreto Scuola ? fermo da alcuni giorni in Senato, poiché la maggioranza ? spaccata sul tema dei concorsi dei docenti, che il Ministro Azzolina ha stabilito in maniera abbastanza ridicola come quiz a crocette.
Il Ministro propone ogni giorno pubblicamente versioni diverse sulla conclusione dell’anno scolastico e sull’inizio del prossimo, sfornando altresì ordinanze su ordinanze di difficile interpretazione, che lasciano ancor più disorientato e sgomento il mondo della scuola, in attesa ormai inutilmente da quasi tre mesi di indicazioni chiare e certe sul da farsi.
Azzolina fa riferimento a una riorganizzazione degli spazi dedicati alle attività didattiche al fine di garantire il rispetto del distanziamento sociale e delle altre norme igienico-sanitarie, ma non esiste ad oggi un piano nazionale adeguato sull’edilizia scolastica, con appositi fondi destinati, per adeguare e ammodernare gli edifici esistenti e realizzarne di nuovi, né sono state impartite direttive agli enti locali competenti in materia per il reperimento di spazi alternativi.
Il Ministro Azzolina si ? dichiarato contrario alle cosiddette classi-pollaio, preannunciando a parole il dimezzamento delle classi come misura anti-contagio, ma il suo Dicastero la contraddice specificando con una nota del 10 aprile scorso che per la scuola secondaria di II grado le classi intermedie dovranno essere costituite con un numero medio di alunni non inferiore a 22. In ragione della emergenza in corso ha esternato l’intenzione di confermare per il 2020/21 l’organico dell’anno in corso, ma gli Uffici Scolastici Regionali, come quello della Toscana, stanno già operando molti tagli delle cattedre, inducendo gli istituti scolastici all’accorpamento delle classi, che diventeranno quindi più numerose, in contrasto evidente con le norme governative di contenimento della pandemia. Questa operazione coinvolge purtroppo anche la provincia di Pistoia, che per l’anno prossimo vedrà la riduzione di 41 cattedre.
Fratelli d’Italia continua a chiedere immediata chiarezza e risposte inequivocabili. I professionisti della scuola e gli studenti infatti non meritano e non sopportano più di essere trattati così.
A livello nazionale e locale avanziamo anche proposte ben circostanziate: un piano sistematico per l’edilizia scolastica con la definizione di somme precise e proporzionate alle situazioni reali; la soluzione definitiva dell’annoso problema del precariato con l’immissione in ruolo, previo corso telematico abilitante alternativo ai concorsi, dei docenti con almeno 36 mesi di servizio, per assicurare fin dall’inizio la copertura dei posti vacanti; la ripresa in sicurezza della scuola a settembre, con classi meno numerose e una nuova organizzazione degli spazi per le attività didattiche, mediante la collaborazione degli enti comunali e provinciali, evitando la didattica mista o a distanza, che nuoce pedagogicamente ai ragazzi ed economicamente alle famiglie; il blocco dei tagli agli organici e del conseguente accorpamento delle classi.
La pazienza ? finita.

Elena Bardelli
Referente Provinciale per la Scuola e l’Istruzione Fratelli d’Italia-Pistoia

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