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Scuola: l’importanza dell’insegnante tecnico pratico (ITP)

Chi è l'insegnante tecnico pratico? Mansioni e compresenza

L’insegnante tecnico pratico è un docente fornito di competenze sia da un punto di vista teorico che pratico.

Pertanto, si parla di una figura che viene impiegata nei laboratori delle scuole secondarie. Impropriamente l’ITP viene considerato ad un livello inferiore rispetto ai normali docenti ma è una figura determinante in questi istituti in quanto ha il compito di insegnare agli studenti il saper fare le attività apprese in laboratorio che sono fondamentali per il futuro lavorativo dei ragazzi.

Gli ITP spesso lavorano contemporaneamente con i colleghi di specifiche materie, per equilibrare la parte pratica con quella teorica.

Così facendo gli alunni hanno una lezione completa sotto ogni punto di vista.

Requisiti per diventare insegnante tecnico pratico

Per ottenere il ruolo di ITP è necessario possedere un diploma di maturità proveniente da un istituto professionale o tecnico, per cui si può diventare professori o professoresse soltanto con il diploma.

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Ma i requisiti, per diventare ITP, nel corso degli anni sono cambiati

Oltre al diploma professionale o tecnico hanno valore anche i diplomi di I livello dell’alta formazione artistica, musicale coreutica, ma bisogna confrontare il titolo di studio con la tabella delle classi di concorso perché non tutti hanno lo scopo prefissato.

A stabilire quali siano le tabelle è il Decreto del Presidente della Repubblica n. 19 del 14 febbraio 2016. Nella tabella B di questa normativa sono inserite le nuove classi di concorso e vengono catalogate per:

  • denominazione,
  • titolo di accesso,
  • insegnamenti relativi.

Le classi di concorso a cui si può mirare sono in totale 33. L’ultima di queste è B-33 Assistente di Laboratorio, che è una classe di concorso a esaurimento.

Tra di esse si possono elencare, per esempio, le seguenti:

  • B-01 Attività pratiche speciali,
  • B-02 Conversazione in lingua inglese,
  • B-03 Laboratori di Fisica,
  • B-04 Laboratori di Liuteria,
  • B-05 Laboratori di Logistica.

Nell’elenco emanato dal MIUR sono indicati tutti i possibili insegnamenti a cui possono proporsi gli ITP. Si trovano anche gli indirizzi di studio, le discipline e/o laboratori cui può accedere la classe di concorso.

Questi requisiti, però, saranno modificati a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Da questo periodo in poi, infatti, sarà obbligatorio avere una laurea triennale unita ai 24 CFU.

Qual è il ruolo dell’insegnante tecnico pratico?

Come anzidetto l’insegnante tecnico pratico si occupa dei laboratori presenti nelle scuole secondarie di II grado, viene affiancato da un docente su discipline, ma hanno la medesima rilevanza.

Il ruolo dell’ITP è di organizzare e gestire in completa autonomia i differenti progetti che si sviluppano nei laboratori scolastici.

Può essere affiancato da un professore di teoria per svolgere al meglio un lavoro di collaborazione tra le parti e questa cooperazione continua anche in collegio durante gli scrutini finali.

Per cui è indiscutibile che l’ITP assolva le stesse funzioni di ogni altro suo collega.

Quanto guadagna un insegnante tecnico pratico

In media, un insegnante tecnico pratico guadagna intorno ai 1.300 euro mensili, ma può variare a seconda dell’anzianità di servizio ottenuta così come previsto dalle fasce stipendiali.

Un aumento di stipendio si può ricevere dopo i primi otto anni di esperienza. Lo schema si delinea nel modo seguente:

  • da 0 a 8 anni,
  • da 9 a 14 anni,
  • da 15 a 20 anni,
  • da 21 a 27 anni,
  • da 28 a 34 anni,
  • da 35 in poi.

Tale schema vale per tutti i docenti di ogni ordine e grado.

Diploma ITP e 24 crediti MIUR

Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze sono suddivise in due fasce anche per gli ITP:

  • nella prima fascia ci sono i possessori del diploma ITP e dell’abilitazione per la classe di concorso specifica;
  • nella seconda fascia ci sono chi ha il diploma ITP e un requisito tra i 24 CFU, l’abilitazione per altra classe di concorso o l’essersi inserito precedentemente nella terza fascia di GI.

Anche questi requisiti, però, subiranno una modifica importante: dovrà essere aggiunta una laurea di I livello per poter lavorare nelle scuole.

Questo sarà valido a partire dall’anno scolastico 2024/2025.

Comunque si aspettano maggiori direttive da parte del MIUR.

Ad ogni modo ciò che è sicuro è che per potersi immettere nelle GPS sono valutabili alcuni titoli culturali quali le certificazioni informatiche e le certificazioni linguistiche.

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