Valutazione nella scuola primaria – Il dibattito è aperto sull’opportunità di mantenere o meno la riforma della valutazione nella scuola primaria introdotta nel 2020. Ma la fretta di cancellare cambiamenti appena introdotti rischia di essere controproducente.
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Un recente emendamento propone di tornare ai voti numerici nella scuola primaria, negando gli sforzi compiuti con la riforma del 2020. Ma quest’ultima si basa su solide evidenze scientifiche e mira a un apprendimento di qualità, valorizzando i progressi di ciascuno.
Cambiare direzione così velocemente vanificherebbe il lavoro svolto e la riflessione in atto nelle scuole. Serve tempo per comprendere appieno gli effetti di un cambiamento e adattarvi la cultura.
Inoltre, una riforma della valutazione deve accompagnarsi a una visione ampia dell’apprendimento e del ruolo di insegnanti e famiglie. Privare questo processo di continuità rischia di comprometterne i benefici.
Invece di cancellare dall’alto quanto costruito con fatica, sarebbe meglio un dialogo costruttivo per migliorare la riforma ascoltando i professionisti della scuola. Gli sforzi compiuti meritano rispetto: diamole tempo di mostrare i suoi frutti.
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