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Diplomati magistrali, la Plenaria blinda le GaE, la lettera

Lettere in Redazione , Leonarda C. – Ho letto la sentenza del Consiglio di Stato sul diploma magistrale e l’ho trovata molto articolata e motivata e perfettamente illuminante nella sua chiarezza. Vorrei fare un plauso particolare nei confronti dei relatori che finalmente hanno messo la parola fine ad un’anomalia aberrante: far entrare nella graduatoria ad esaurimento tutti coloro in possesso del titolo magistrale conseguito in una certa data. Sarebbe stata una graduatoria infinita. Nessuno avrebbe più potuto frenare questa giostra impazzita che si sarebbe riversata sulla scuola creando il caos più totale a discapito dei nostri poveri bambini.

La foto del consiglio di stato

Nessuno sarebbe stato in grado di sapere quante persone vi si sarebbero infilate in questa faraonica ed allucinante graduatoria e per quanti anni, aperta per cavilli giuridici, per non esaurirsi mai. I diplomati magistrali naturalmente urlano il loro disappunto e sostenuti dai vari avvocati, lamentano la lesione dei loro diritti. Ma quali diritti? Il diritto di non partecipare ad alcun concorso perchè possessori di un titolo che, a differenza di tutti gli altri titoli conseguiti dai comuni mortali, li doveva porre al di sopra di tutti e li promuoveva automaticamente docenti, senza che nessuno potesse o osasse sottoporli a delle serie valutazioni che solo un percorso concorsuale può garantire?

Perchè queste persone non hanno partecipato al concorso, visto l’ottimo grado di preparazione di cui si fregiano?

Nessuno si è mai chiesto quanti posti sono stati sottratti a coloro che, con molta umiltà e sfoggiando solo volontà, impegno, fatica, studio, hanno superato il concorso pur continuando ad insegnare e dopo magari un non meno impegnativo corso di laurea?
Da chi saranno risarcite queste persone che non si sono tutelate a suon di ricorsi e di avvocati ma che hanno creduto che per insegnare occorra spendersi con tutte le energie e l’entusiasmo, e soprattutto con la consapevolezza che non ci si può improvvisare docenti ma che sia la meta di un’intera esistenza.

N.B. Non ho mai insegnato anche se sono laureata in pedagogia e che ho conseguito il diploma magistrale entro il 2002. Il mio percorso lavorativo si è svolto in altro ambiente (TRIBUNALE).

Leonarda C.

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