Il governo Meloni con la Legge di Bilancio 2023 farà un regalo amaro al Meridione, pronti centinaia di accorpamenti previsti già a partire dal prossimo anno scolastico. In particolare, il 70% degli accorpamenti si concentrerà nel Sud Italia, con la Campania, la Calabria, la Puglia, la Sardegna e la Sicilia a rischio di perdere molte scuole. Secondo Il Giornale di Sicilia, solo in Sicilia a settembre potrebbero sparire 109 scuole autonome.
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L’Ufficio Scolastico Regionale ha cercato di rassicurare, sostenendo che al momento non è stato deciso nulla e che non ci sono ancora decreti attuativi in merito, ma l’Associazione Nazionale Insegnanti e Funzionari (Anief) e l’Unione Docenti Italiani (Udir) hanno dichiarato che il dimensionamento scolastico non è un rischio ma una certezza, poiché è stato approvato in Parlamento lo scorso mese di dicembre.
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Perderanno così il posto Dirigenti Scolastici (DS), i Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA) e moltissimi assistenti amministrativi, ex applicati di segreteria. Sarà dunque un regalo amaro.
Molti saranno costretti a prendere servizio in scuole lontane dalla loro residenza. E i numeri sono consistenti così come denunciato anche da Marcello Pacifico, oltre ai dirigenti spariranno circa 8-10 assistenti amministrativi per ogni istituto, per un totale di circa mille posti, spariranno venendo meno le segreterie.
Si ritroveranno quindi degli organici tagliati, in una nuova operazione di risparmio ai danni della scuola, come già accaduto quest’anno scolastico con l’organico aggiuntivo, venuto meno nel momento del massimo bisogno dovuto agli innumerevoli progetti legati al Pnrr che ogni scuola deve gestire in autonomia.
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