HomeComunicato StampaIl sistema delle RSU di istituto va riformato

Il sistema delle RSU di istituto va riformato

In primis, non c’è chi non veda ormai che i motivi che le fecero istituire due decenni orsono sono falliti. In questi anni, e vieppiù con la 107, la RSU di scuola si é saldata con il DS e con quella che io chiamo la mappa di potere che è anche quella del consenso, che generatesi nella scuola dell’autonomia e del salario aggiuntivo, si é infine istituzionalizzata con la legge 107/ 2015.

Queste elezioni, disseminate in tutte le scuole della Repubblica, sono poi governate dal climax della singola istituzione scolastica

rinnovo del contratto

Prevalgono insomma particolarismi, voti per amicizia, per clientela, per scambio, per clientela il do it des. A volte il voto è altresì controllato dalla mappa di potete. Per non parlare delle ingerenze del DS nella formazione delle liste e nella dislocazione strategica di candidati graditi nelle liste dei sindacati. A volte le liste si fanno in presidenza tra il segretario provinciale o suo delegato e il DS.

Aggiungo poi il conflitto di interesse. I sindacati non l’hanno voluto mai risolverlo in sede di regolamento elettorale e così nelle RSU ci sono eletti che accedono al FIS, sono i vicari, i collaboratori, le figure di staff, le funzioni strumentali, i fiduciari di plesso, succursali e sezioni staccate , i DSGA che nelle contrattazioni si siedono a fianco del DS e recitano il ruolo di parte e controparte insieme.

Che dire poi di sindacati che misurano la rappresentativita’ nazionale, andandosi a nascondere dietro le facce dei docenti e del.petsinale ATA in una elezione che definire condominiale è quasi un complimento.
Io non avevo dubbi sui risultati, vista la tipologia dell’ elezione. I firmatari ( Flc Cgil Cisl Uil) di contratto nazionale unitamente alla sigla firmataria last minute e post elezioni , la Figu, consolideranno le l posizioni di tre anni fa con qualche piccolissima variazione, tuttavia un dato è certo.
a) Le elezioni come sono vanno ripensate
b) Bisogna sganciare la misurazione della rappresentatività nazionale dalle elezioni delle RSU di istituto.
c) Le elezioni per la rappresentanza devono essere su scala nazionale con una lista dove ci siano i simboli dei sindacati che hanno raccolto preventivamente un congruo numero di firme tra i lavoratori.
d) Bisogna trasformare le RSU di scuola in RSU di ambito territoriale per tipologia di scuola ( esternalizzazione) al fine di eliminare gli effetti del vincolo gerarchico.
f) Rendere possibile la presentazione di liste anche al di fuori del cappello.sindacale
g) Prevedere incompatibilità e risolvere i conflitti di interesse.
g) Ripensare al rapporto tra voti e iscrizioni per la rappresentatività, misurandola ogni tre anni al 30% con il dato associativo e al 70% con il dato elettivo, considerato che i sindacati i contratti non li firmano solo per i loro iscritti ma erga omnes.

Libero Tassella – Professione Insegnanti

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