Secondo il report annuale di Fpa, l’Italia si trova in una posizione di svantaggio rispetto ad altri grandi Paesi europei per quanto riguarda il numero di dipendenti pubblici. Con solo 5,7 impiegati pubblici ogni 100 abitanti, l’Italia è dietro la Francia, il Regno Unito, la Spagna e la Germania. Questo divario è significativo e si riflette anche nel rapporto tra dipendenti pubblici e lavoratori totali, con l’Italia che registra solo il 14% contro il 19,2% della Francia.
Nonostante gli sforzi per aumentare gli ingressi nel settore pubblico grazie al Pnrr, l’Italia continua a mantenere organici ridotti. Tuttavia, ci sono stati progressi importanti nel campo della digitalizzazione: il programma Pnrr ha accelerato l’adozione di servizi digitali, con un numero crescente di enti pubblici che aderiscono allo Spid e utilizzano la carta d’identità elettronica.
La percezione degli italiani verso la Pubblica amministrazione sta cambiando. Solo il 12% vede ancora l’amministrazione come “analogica e poco innovativa”, mentre un crescente interesse verso l’impiego pubblico è evidenziato dai dati sui concorsi, con oltre 340mila assunzioni registrate negli ultimi due anni.
La sfida per l’Italia è ora quella di continuare a investire nella modernizzazione e nell’efficienza della Pubblica amministrazione per avvicinarsi agli standard europei.
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