Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha recentemente tenuto un incontro informativo con le Organizzazioni Sindacali per discutere le prossime cessazioni del personale scolastico, previste a partire dal 1° settembre 2024.
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Durante questa riunione – evidenzia la FLC Cgil-, sono state comunicate alcune scadenze cruciali e procedure per i pensionamenti, che stanno attualmente attirando l’attenzione di tutti gli operatori del settore.
Scadenze e Procedure Chiave
Il termine per la presentazione delle domande di cessazione è fissato al 23 ottobre 2023. Questo riguarda tutto il personale docente, educativo e ATA. Entro la stessa data, coloro interessati avranno la possibilità di revocare le loro richieste, se necessario.
Per i dirigenti scolastici, invece, il termine di presentazione delle domande è il 28 febbraio 2024.
Una data critica è il 12 gennaio 2024, entro la quale gli Ambiti territoriali e le Istituzioni scolastiche devono sistemare le posizioni dei pensionandi. Ciò comprende anche i provvedimenti “ante subentro” e i dati necessari per consentire all’INPS di procedere alla certificazione del diritto. I dati dovranno essere trasmessi tramite la nuova Passweb. Nel caso in cui quest’applicativo non venga utilizzato, gli enti interessati dovranno aggiornare settimanalmente i dati sul sistema SIDI, in modo che le sedi INPS possano accedervi.
Per assicurare la corretta trasmissione delle informazioni, il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà inviarle all’INPS entro il 31 dicembre 2023.
L’22 aprile 2024 è invece il termine per l’accertamento del diritto a pensione da parte dell’INPS.
Come Presentare le Domande
La domanda di pensione deve essere presentata online, tramite il sito dell’INPS, previa autenticazione attraverso SPID/CIE/CNS. In alternativa, è possibile utilizzare il Contact Center integrato (n. 803164) o richiedere assistenza gratuita da parte di un Patronato.
Per quanto riguarda la domanda di cessazione, questa deve essere compilata utilizzando l’apposita funzione su istanze online Polis. Le richieste possono essere fatte tramite quattro diverse istanze attive contemporaneamente sul portale online:
- Cessazioni “ordinate” (anzianità contributiva, opzione donna, dimissioni senza diritto a pensione, personale già trattenuto in servizio negli anni precedenti).
- Quota 100 (requisiti minimi al 31/12/2021).
- Quota 102 (requisiti minimi al 31/12/2022).
- Quota 103 (requisiti minimi al 31/12/2023).
In caso di presentazione sia dell’istanza “ordinaria” che di una delle quote 100/102/103, queste ultime verranno considerate in subordine alla prima.
Gli interessati alla cessazione devono dichiarare esplicitamente la loro volontà di cessare o di rimanere in servizio, qualora venga rilevata la mancanza dei requisiti.
Le richieste di trattenimento in servizio devono essere presentate all’Ufficio territorialmente competente in formato analogico o digitale, al di fuori della piattaforma POLIS. Questa opzione è consentita al personale della scuola coinvolto in progetti internazionali svolti in lingua straniera, fino a un massimo di tre anni, o a coloro che, avendo compiuto 67 anni di età entro il 31 agosto 2024 e senza aver accumulato 20 anni di anzianità contributiva, possono raggiungere il requisito minimo per la pensione entro il compimento di 71 anni.
Il collocamento a riposo obbligatorio interviene quando si raggiunge l’anzianità contributiva massima (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini) e i 65 anni di età anagrafica entro il 31 agosto 2024. Tuttavia, se il requisito anagrafico dei 65 anni si verifica tra settembre e dicembre 2023, la cessazione dal servizio può avvenire solo su richiesta dell’interessato.
Per il personale in servizio all’estero, l’istanza deve essere inoltrata all’Ufficio territorialmente competente in formato analogico o digitale, al di fuori della piattaforma POLIS. Nel caso del personale delle province di Trento, Bolzano e Aosta, le domande devono essere presentate direttamente alla sede scolastica di servizio/titolarità, che le inoltrerà agli Uffici territoriali competenti.
Infine, per coloro che hanno diritto all’APE sociale o alla pensione anticipata per i lavoratori precoci, la domanda di cessazione dal servizio può essere presentata, in formato analogico o digitale, una volta ottenuto il riconoscimento dall’INPS, entro il 31 agosto 2024.
Anticipo TFS/TFR e Trasformazione del Rapporto di Lavoro a Tempo Parziale
I dipendenti pubblici cessati dal servizio possono richiedere l’anticipazione ordinaria del TFS/TFR senza dover attendere i tempi previsti dalla normativa vigente. Questa anticipazione può essere richiesta alle banche o agli intermediari finanziari fino a un massimo di 45mila euro, secondo gli accordi stipulati, o direttamente all’INPS con un tasso di interesse agevolato pari all’1%, per l’intero ammontare del TFS/TFR maturato o per una parte dello stesso.
Per quanto riguarda la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale, il personale che possiede i requisiti per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini) e che non ha ancora compiuto 65.
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