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SCUOLA, VACCA (M5S): CON AZZOLINA OTTENUTE RISORSE ATTESE DA TEMPO. INGIUSTO SCREDITARE SUO IMPEGNO

Roma, 19 mag – “Un miliardo e mezzo per la scuola nel decreto Rilancio, uno slancio senza precedenti per l’innovazione digitale, per l’assunzione di nuovi docenti e la stabilizzazione di quelli precari sono risultati, raggiunti in pochi mesi di Governo, che è possibile screditare solo se si decide di far prevalere la strategia politica su una valutazione oggettiva dei fatti. Spiace che a farlo sia proprio l’ex ministro dell’Istruzione: in passato avevamo sostenuto il suo impegno per destinare 3 miliardi al sistema della scuola, dell’università e della ricerca, e ora che queste risorse sono state effettivamente ottenute con la ministra Lucia Azzolina, sebbene in parte legate all’emergenza, non possiamo che essere orgogliosi”. Lo dichiara Gianluca Vacca, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura.

“In un’intervista rilasciata oggi a Il Mattino, Fioramonti mette purtroppo in fila una serie di generalizzazioni e di inesattezze. Lo fa, ad esempio, parlando dei 16.000 posti per il concorso straordinario: dovrebbe ben sapere, l’ex ministro, che si tratta di posti aggiuntivi ai circa 24.000 già messi a bando. In totale, grazie all’impegno dell’attuale ministra, la scuola avrà circa 80.000 docenti in più, assunti a tempo indeterminato, a partire da settembre prossimo. Proprio oggi, inoltre, è stato firmato il decreto per assumere altri 4.500 docenti precari sui posti liberati da Quota 100”.

“Sterile anche la polemica sul rientro a settembre”, aggiunge Vacca: “come ribadito oggi dalla stessa Azzolina, l’obiettivo rimane quello di un ritorno tra i banchi per tutti, ma è chiaro che bisogna vagliare ogni ipotesi possibile e giungere a soluzioni condivise con esperti e autorità sanitarie. È esattamente quello che si sta facendo, evitando annunci che forse placherebbero alcuni animi, ma che potrebbero presto essere smentiti dai fatti”.

“Sappiamo bene, infine, che la didattica a distanza non è la soluzione a tutti i problemi causati dall’emergenza, ed è assurdo pensare che possa in qualche modo sostituire il rapporto educativo in presenza. Impossibile negare, però, che sia stata un’alleata preziosa e indispensabile in questi mesi e che in futuro potrà rappresentare un completamento degli strumenti didattici a disposizione dei docenti, in modo anche da non sprecare le competenze acquisite durante l’emergenza. Le risorse già stanziate con la ministra Azzolina – tra cui 85 milioni di euro per dotare le scuole dei dispositivi necessari e il piano di connettività da 400 milioni – sono un ottimo punto di partenza, che con onestà intellettuale bisognerebbe riconoscere”, conclude Vacca.

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