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Cedolino di febbraio più povero, ecco i 5 motivi della batosta che va dai 200 ai 500 euro

Ecco le 5 trattenute che faranno male ai dipendenti

Il mese di febbraio 2023 si preannuncia difficile per molti dipendenti pubblici, in particolare per coloro che lavorano nella scuola. Infatti, come riportato da fonti ufficiali, verranno effettuati diversi conguagli fiscali e previdenziali che potranno essere a credito o a debito.

In particolare, non verrà pagato l’assegno che incrementa tutte le retribuzioni dell’1,5%. Tuttavia, sarà pagata l’esenzione contributiva prevista per gennaio, che prevede una riduzione del 2% per imponibili previdenziali fino a 35mila euro e del 3% per imponibili previdenziali sotto i 125mila euro.

Ci saranno 5 motivi che renderanno il cedolino di febbraio 2023 più povero

Li ha elencati il dott. Mazzotti in un post, eccoli:

nel mese di febbraio saranno effettuati diversi conguagli fiscali e previdenziali che potranno essere a credito o a debito
1 – conguaglio del trattamento integrativo
2 – conguaglio irpef
3 – calcolo addizionali locali
4 – conguagli previdenziali (dipendenti stato e scuola)
5 – addizionale dell’1% inps per i redditi superiori a 48.279 euro

Il debito stimato va dai 200 ai 500 euro. Più fortunati saranno i dipendenti a tempo determinato avranno un conguaglio praticamente a pareggio, quelli di ruolo no.
Il motivo dell’esenzione dei precari risiede nel fatto che hanno già delle ritenute previdenziali maggiorate e quindi hanno già pagato.

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