HomeComunicato StampaChiamata diretta - La senatrice Malpezzi vuole ripristinare la scuola neofeudale

Chiamata diretta – La senatrice Malpezzi vuole ripristinare la scuola neofeudale

Libero Tassella – Dopo il compianto di Simona Malpezzi sulla buona scuola di Renzi, votata anche da Verdini ed Alfano, fatto in una recente intervista dalla senatrice PD, eletta in Senato in quota Renzi, ex docente di Lettere ed ex responsabile scuola della segreteria Renzi ,vorrei ricordare alla Senatrice cosa è diventata la scuola italiana dopo l’approvazione di quella legge che lei tanto rimpiange.

Senatrice Malpezzi, io non so da quanti anni Lei non entra in una scuola e si siede dietro una cattedra per insegnare Italiano e Storia.
Orbene con la 107/2015 che il suo partito volle , i DS oltre a gestire le scuole impongono nelle loro scuole una loro didattica, quella delle competenze e condizionano pesantemente il processo della valutazione degli alunni nonché la metodica di insegnamento, puntando tutto sul digitale, questo lo realizzano attraverso i loro staff che pagano con il FIS e con i bonus premiali introdotti dalla legge.

Una scuola standardizzata esemplata sul mercato del lavoro e quindi dà eccessiva importanza a un’inutile alternanza scuola lavoro e organizzata a piramide come una struttura feudale del potere, non a caso é possibile chiamarla scuola neofeudale, dove le decisioni vengono prese in modo gerarchico e verticistico, esse calano dall’alto, con i collegi dei docenti ridotti a semplici conferenze di servizio che prendono atto di quanto è stato deciso altrove ( nelle presidenze con lo staff o tra DS) e riassunto in slide. Al momento del voto poi tutti approvano all’unanimità, spiati dai soliti noti.

Il dissenso del docente o di un gruppo di docenti é visto come una turbativa al sistema gerarchico aziendalista della scuola neo autoritaria, centrata sul cliente e sulla cura maniacale dell’immagine della propria scuola e dell’ostentazione dell’efficienza.

Il docente contrastivo( definizione elaborata in ambito ANP) viene emarginato, espulso e nei casi più incresciosi addirittura perseguito con episodi di mobbing e con provvedimenti disciplinari sempre fatti intravedere al docente che non si adegua come lucenti manette.
I DS vorrebbero il potere di sospendere i docenti fino a 10 giorni.

Senatrice, questo non è un quadretto di maniera di quell’apocalittico di Libero Tassella, questo è quanto si sta putroppo diffondendo nelle scuole dall’approvazione della legge che ora Lei tanto rimpiange e che tanto difese in Parlamento nella diciassettesima legislatura, proponendo a chi dissentiva e allora era all’opposizione un suo disegnino esplicativo.

Libero Tassella.

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