HomesindacatiContratto scuola: il governo vuole limitare la libertà di insegnamento

Contratto scuola: il governo vuole limitare la libertà di insegnamento

Il rinnovo del contratto passa dalla libertà di insegnamenti sancito dalla Costituzione e che il governo vorrebbe limitarla, o aggirarla, attribuendo ai dirigenti poteri spropositati come quello di sospendere i docenti. Le sanzioni sono quindi il motivo del contendere fra le OO.SS e il MIUR. I rappresentanti del governo insistono affinché la parte normativa del contratto collettivo del comparto inasprisca le sanzioni e tutto ciò in cambio di pochissimi spiccioli.

In arrivo il rinnovo del contratto punitivo

Secondo i rappresentanti del governo tali sanzioni sono già previste dalla riforma Madia, la ministra che secondo Il Fatto Quotidiano avrebbe copiato la tesi, dunque tali provvedimenti andrebbero semplicemente ratificati nel nuovo contratto. I sindacati invece sostengono l’esatto contrario che proprio il Testo unico non preveda le sanzioni così come proposte dall’Aran. Il Testo unico peraltro proprio per la scuola prevede sanzioni fino alla sospensione immediata di 30 giorni e la contrattazione collettiva, sempre secondo la legge, ha il potere di derogare e quindi introdurre sanzioni disciplinari diverse (sospensione di 10 giorni n.d.r.).

I sindacati rifiutano la proprosta dell’ARAN evidenziando che tali sanzioni, così come abbiamo già evidenziato, metterebbe a rischio la libertà di insegnamento, ma no solo sarbbe inapplicabile perchè non rispetterebbe la cosiddetta gerarchia delle fonti. Lo spiega ItaliaOggi: “Il decreto legislativo 297/94 (il testo unico della scuola) si collocherebbe in rapporto di specialità rispetto al decreto legislativo 165/2001 e ciò precluderebbe al tavolo negoziale la possibilità di introdurre nuove sanzioni. Perché la legge speciale (in questo caso il decreto legislativo 297/94) nella gerarchia delle fonti prevale sulla legge generale. E cioè sul decreto legislativo 165/2001 che incorpora anche il decreto Madia”.

In questo caso la sanzione sarebbe inapplicabile, basterebbe un semplice ricorso per indurre il giudice ad annullarlo. Insomma la materia in discussione è assai delicata, le sanzioni e la libertà di insegnamento sono ben più importanti degli spiccioli previsti dal rinnovo del contratto. Proprio per questo la Scuola, o meglio i lavoratori del comparto, chiedono a gran voce di non accettare tale contratto e di non firmarlo.

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