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Crisi nella ricerca Italiana: 40mila ricercatori precari e la ministra Bernini ignora le loro richieste

Elisabetta Piccolotti (AVS): "È inaccettabile investire 30 miliardi in armamenti mentre si abbandonano i ricercatori"

ROMA – La mobilitazione nazionale dei ricercatori italiani ha acceso i riflettori su una crisi sempre più profonda che colpisce il mondo accademico e della ricerca. In risposta alle recenti dichiarazioni della Ministra dell’Università Anna Maria Bernini, la deputata Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra ha lanciato un duro attacco, denunciando l’assenza di investimenti adeguati e una comunicazione istituzionale “offensiva e fuorviante”.

“La ministra Bernini dice di non comprendere cosa vogliano i ricercatori in sciopero? È un’affermazione inaccettabile che offende decine di migliaia di professionisti”, ha dichiarato Piccolotti. “Basta leggere la lettera di proclamazione dello sciopero per capirne le motivazioni, senza contare i documenti e gli appelli diffusi da mesi da sindacati e associazioni”.

Attualmente, circa 40mila ricercatori precari rischiano di dover abbandonare il Paese o la professione a causa della mancanza di prospettive e di un piano strutturato di stabilizzazione. La situazione è aggravata da un taglio complessivo di oltre 700 milioni di euro nei fondi per l’università nel triennio 2025-2027. “Altro che rilancio del settore: siamo al collasso”, prosegue Piccolotti.

Secondo la deputata, i 38 milioni annunciati dal Ministero per i contratti di ricerca rappresentano poco più che “briciole”: si tratta, infatti, di risorse sufficienti ad attivare appena tre contratti per ateneo o ente di ricerca. L’esigenza reale, evidenzia Piccolotti, è un piano straordinario sul modello da 700 milioni adottato dall’ex Ministro Gaetano Manfredi.

“L’Italia continua a investire sotto la media europea nel comparto universitario. Peggio di noi solo Grecia e Romania. Serve un aumento di almeno un miliardo all’anno per il Fondo di Finanziamento Ordinario”, ha precisato.

Nel corso della legge di bilancio, AVS ha proposto anche la stabilizzazione di 6mila precari degli Enti pubblici di ricerca , proponendo di destinare i 30 milioni previsti per emendamenti alle opposizioni. Tuttavia, la maggioranza non ha stanziato fondi adeguati per affrontare l’emergenza.

“La ministra ritiri le sue parole e convochi subito un tavolo con i sindacati e le rappresentanze dei precari. Poi vada da Giorgia Meloni e le spieghi che spendono 30 miliardi per le armi mentre si costringono 40mila ricercatori all’esilio professionale è una vergogna nazionale”, ha concluso Piccolotti.

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