Il Decreto Ministeriale n. 32 del 26 febbraio 2025, accompagnato dalla Nota Ministeriale prot. n. 105914 del 7 maggio 2025, introduce una procedura per garantire la continuità didattica degli alunni con disabilità. Questa misura consente la conferma del docente di sostegno a tempo determinato per l’anno scolastico 2025/2026, con l’obiettivo di favorire la stabilità educativa.
Tuttavia, non mancano le criticità. Le modalità di accettazione da parte dei docenti risultano poco chiare: non è specificato se il consenso debba essere espresso tramite una piattaforma informatizzata o attraverso moduli cartacei. Inoltre, restano dubbi sull’integrazione del sistema informatico e sulla gestione degli spezzoni orari per i docenti confermati.
Le organizzazioni sindacali, tra cui la FLC CGIL, hanno espresso perplessità, sottolineando che il provvedimento rischia di aggravare la precarietà lavorativa senza garantire una reale stabilità agli organici di sostegno. Per questo motivo, il decreto è stato impugnato davanti al Tar del Lazio.
In attesa di chiarimenti, il mondo della scuola si interroga sull’efficacia di questa misura, che mira a tutelare gli studenti con disabilità ma solleva interrogativi sulla tutela dei diritti dei lavoratori precari.
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