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DOPPIAMENTE SANZIONATA UNA DOCENTE PER AVER CHIESTO GIORNI DI PERMESSO RETRIBUTI SENZA AVER FORNITO ADEGUATA MOTIVAZIONE E SENZA AVER RICEVUTO IL “PLACET” DEL DIRIGENTE SCOLASTICO 

 

“Two is meglio che one”, tutti ricorderanno la simpatica ed esilarante pubblicità di una nota marca di gelato! Ma in questa triste ed incredibile vicenda non vi è nulla di dolce o cornetti da gustare. Ma veniamo ai fatti!

Una docente, di un noto Istituto in provincia di Foggia, inoltrava regolare domanda di permesso retribuito per motivi di famiglia, ai sensi dell’Art. 15 comma 2 del CCNL 2007! Per l’occasione le veniva chiesto di autocertificare le “Motivazioni”, prassi consolidatissima in detto istituto, della serie ti concedo il giorno ma devi fornire al DS valide motivazioni. Per soddisfare le richieste dell’Ufficio del personale venivano indicate, in apposita autocertificazione, le motivazioni a supporto della richiesta, ovvero intervento chirurgico del proprio figlio. Viene CONCESSO il permesso, si perché in questa scuola i permessi retribuiti NON SONO UN DIRTTO, ma vanno concessi dal Dirigenti Scolastico. Non tarda ad arrivare la richiesta del DS il quale, in una sua nota di risposta, pretende e resta in attesa di “….certificazione giustificativa relativa alla dichiarazione sostitutiva!”.  La docente cerca INVANO di far comprendere al dirigente l’inappropriatezza della sua richiesta citando l’art 15 comma 2 “..il dipendente, ha diritto, a domanda, a tre giorni di permesso retribuiti per motivi personali o familiari documentati con autocertificazione” e citando altresì la risoluzione dell’ARAN nella quale viene chiarito in maniera definitiva che “….trattasi di diritto del lavoratore SOTTRATTO ALLA DISCREZIONALITA’ del Dirigente Scolastico”. Il Dirigente non gradisce affatto le spiegazioni della docente ed insiste nelle sua illegittima richiesta, ed in mancanza “…..si procederà d’ufficio”. Cosa fare allora? Viene percorsa la via sindacale! Benissimo direte voi, magari ascolterà la voce di un sindacalista e la questione è risolta. NIENTE AFFATTO!!! Nemmeno l’intervento qualificato del sindacato ANIEF riesce a far tornare sui propri passi il nostro dirigente. In una PEC indirizzata al sindacato ANIEF Foggia, il dirigente ringrazia “dei chiarimenti non richiesti” in merito alla corretta interpretazione della norma contrattuale. Nella medesima PEC il dirigente definisce “lacunosa e generica” l’autocertificazione della docente poiché priva delle indicazioni inerenti il ricovero ospedaliero del proprio figlio. Qui si vuole entrare nel merito, infrangendo ogni elementare norma sulla privacy!!! ASSURDO!!! Ma non finisce qui! Dopo aver bacchettato il sindacalista per i “chiarimenti non richiesti” si lancia in una invettiva del tutto gratuita nei confronti della docente. Si legge nella PEC, “…per favorire la vostra assistita CONCEDEVO il permesso ma allo stesso tempo richiedevo, visto l’autocertificazione priva di dati tali da poter disporre adeguati controlli sulle dichiarazioni rese, di produrre certificazione giustificativa ….. La risposta, nonostante la mia gentilezza, è stata di una tale elucubrazione e prepotenza da mettere in luce solo la saccenza della vostra assistita” Chiaro no? I permessi retribuiti per motivi familiari, secondo la bizzarra interpretazione del nostro dirigente, vanno innanzitutto DISCREZIONALMENTE CONCESSI con possibilità di entrare nel MERITO delle motivazioni. In conclusione viene invitata la docente a “riformulare correttamente la richiesta poiché priva di dati essenziali per poter disporre di adeguati controlli …., pena CONTESTAZIONE DI ADDEBITO ”.  In un’altra PEC lo stesso dirigente dichiara “ …lo scrivente è pienamente consapevole che tal generi di permessi debbano essere attribuiti a semplice domanda e sono sottratti alla discrezionalità del Dirigente Scolasticola sua assistita ben potendo indicare con estrema genericità il motivo personale o familiare…ha indicato una motivazione specifica e documentabile ! La circostanza di aver indicato la motivazione nel dettaglio, nello specifico “ricovero ospedaliero” del proprio figlio, attribuisce, a suo dire, il dovere di controllo sulla veridicità o meno di quanto dichiarato, ovvero il diritto ad entrare nel merito della questione (violazione privacy).  Davvero bizzarra risulta poi l’interpretazione, secondo la quale, l’indicazione di generici motivi familiari, non avrebbe attirato l’attenzione del dirigente controllore.  Le dichiarazioni rese nella PEC ed indirizzate al sindacato ANIEF sono GRAVISSIME e oltremodo infamanti con indubbi rilievi sul piano penale. Trascorsi oltre 90 giorni dall’accaduto (si faccia attenzione al lasso di tempo trascorso) il dirigente formalizza la contestazione di addebito, avviando un procedimento disciplinare a carico della docente. Nei giorni successivi veniva chiesto un ulteriore giorno di permesso sempre per motivi familiari! All’istanza, regolarmente inviata a scuola, con allegata autocertificazione, NON SEGUE RISPOSTA da parte del dirigente!!! Sempre per eccesso di zelo, la docente avvisava la scuola, chiedendo spiegazioni da parte dell’ufficio del personale! Ecco la risposta di un’assistente amministrativa “ …Professoressa che le devo dire, la sua domanda è sulla scrivania del dirigente, ancora non la firma…” Ah dimenticavamo, in questa scuola I PERMESSI PER MOTIVI PERSONALI VANNO SEMPRE CONCESSI, non basta richiederli! E come mai il nostro dirigente non concede? Silenzio assenso direte voi!! No l’occasione è ghiotta per affondare e dare un’altra sanzione disciplinare alla nostra docente….”la quale si è assentata arbitrariamente senza il suo consenso ”Quindi come detto in premessa “Two is meglio che one”. E’ chiarissimo l’intento del Dirigente No? Intelligenti pauca direbbero i Latini. Tutta la vicenda è sotto la lente dell’USR Puglia al quale è stata inviata corposa documentazione dell’accaduto da parte del legale incaricato dalla docente e si spera vivamente in un pronto intervento ispettivo. Tutta la vicenda seguirà il suo naturale iter nelle aule giudiziarie questo è chiaro! E’ una battaglia di giustizia e di civiltà!

 

Pasquale D’Andola

Dirigente Scolastico vincitore di concorso

Ecco tutti i testi per prepararsi al concorso ordinario 2022 della scuola

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