A partire da aprile 2025, le pensioni subiranno un adeguamento grazie alla perequazione, con un aumento provvisorio dello 0,80% per i trattamenti fino a quattro volte il minimo. Tale incremento sarà soggetto a conguaglio entro la fine dell’anno.
La rivalutazione varierà in base alle fasce di reddito: per pensioni fino a 4 volte il minimo, l’aumento sarà dello 0,80%; tra 4 e 5 volte, si applicherà il 90% del tasso (0,72%); oltre 5 volte, il 75% (0,60%). Ad esempio, una pensione di 1.000 euro crescerà di 8 euro al mese, mentre una di 3.000 euro vedrà un aumento calcolato a scaglioni di circa 23,51 euro mensili.
Le pensioni minime beneficeranno di una rivalutazione aggiuntiva del 2,2%, portando l’importo a 616,67 euro mensili. Restano invariati i requisiti per la pensione di vecchiaia (67 anni e 20 anni di contributi), mentre per la pensione anticipata sono richiesti 64 anni e almeno 20 anni di contributi effettivi.
Per una stima personalizzata, è possibile utilizzare il simulatore presente sul sito dell’INPS. Questi strumenti aiutano a pianificare con maggiore consapevolezza il proprio futuro previdenziale.
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