HomeComunicato StampaIL GIUSTO MERITO A CHI MERITA. BASTA DISCRIMINAZIONI! 

IL GIUSTO MERITO A CHI MERITA. BASTA DISCRIMINAZIONI! 

Il Comitato Precari Uniti per la Scuola chiede il ritiro dell'emendamento di FdI

Il Comitato PRECARI UNITI PER LA SCUOLA scrive di nuovo, in rappresentanza della stragrande maggioranza dei docenti precari e idonei, per sottolineare l’ennesima occasione persa, da parte di Fratelli d’Italia, per non presentare modifiche assurde finalizzate a stravolgere il Concorso “straordinario bis” scuola!

CMCSB – Fissato l’incontro con i Sindacati e il MIM del 13/06/2023.

Dopo il ritiro dell’ennesimo infondato emendamento di FDI volto a modificare quel concorso, in quanto non condiviso né dal Governo, né dalla totalità della maggioranza, né dalle minoranze in Parlamento, alcuni Onorevoli dello stesso partito, su pressione incalzante degli iscritti, hanno fatto in modo che esso venisse riformulato, con una forzatura, trasformandolo in un Ordine del giorno che impegna il Governo “a concedere l’opportunità a tutti i partecipanti al concorso straordinario bis …. di conseguire l’abilitazione, anche con percorsi a pagamento e a carico degli stessi”.

BASTA con le discriminazioni perpretate ai danni dei precari i quali, riponendo fiducia nei requisiti del bando originario (e quindi in un testo di legge!), non si sono iscritti, ma lo avrebbero fatto in ragione della abilitazione che ora si intende concedere!

Voler trasformare ora, di fatto, il Concorso “straordinario bis” in un concorso abilitante SOLO PER GLI ISCRITTI è oltremodo discutibile poiché, mancando in quel concorso il voto minimo di idoneità, tutti i candidati risulterebbero abilitati soltanto per essersi iscritti e presentati, anche conseguendo voti pari a ZERO. 

Crediamo, pertanto, che ciò contraddica la visione del Ministero dell’Istruzione e del Merito di una scuola il cui centro sia, appunto, il MERITO, e rappresenti un sopruso verso chi l’abilitazione l’ha ottenuta superando concorsi o percorsi abilitanti altamente selettivi. 

Le modifiche farebbero venire meno, soprattutto, la certezza del diritto, oltre a delineare un provvedimento ad personam. SOLO LA RIAPERTURA DEL BANDO PER TUTTI GLI AVENTI DIRITTO avrebbe profili di legittimità.

Sembra, quindi, che l’unico motivo di interesse della politica sia il Concorso “straordinario bis”, relegando in subordine quelle che sono, invece, le più pregnanti questioni del sistema scolastico.

Che dire della negazione del merito a docenti che sono già abilitati e che hanno svolto percorsi di formazione presso Università dell’Unione Europea, ai quali non viene riconosciuto il loro titolo abilitante? Siamo in Europa, e i Trattati prevedono il mutuo riconoscimento dei titoli tra Stati membri!

E dei collaboratori scolastici, estromessi dal piano assunzionale del Governo a differenza delle altre figure professionali ATA? Che seppur facendo parte del personale degli Assistenti Amministrativi, Assistenti tecnici e Ausiliari, in effetti non sono ausiliari di nessuno, bensì lavoratori con elevate competenze, addetti a specifiche mansioni di responsabilità e di imprescindibile supporto per docenti e alunni.

E dell’equiparazione dei triennalisti con tutti coloro che hanno conseguito i 24 CFU, senza servizio, ai fini dell’accesso al prossimo concorso relativo alla fase transitoria? Nessuna attenzione verso i precari che nelle scuole hanno svolto le stesse funzioni dei colleghi di ruolo.

E dei nuovi percorsi formativi abilitanti all’insegnamento, che prevedono l’accesso a numero chiuso con preselezione? Per i quali il Comitato ha sempre rappresentato la necessità che siano aperti per chi ha maturato almeno tre anni di servizio nella scuola statale e paritaria.

Sono soltanto alcuni esempi delle problematiche da risolvere, ad avvalorare che non esiste soltanto il Concorso “straordinario bis”, il quale nasce con determinati requisiti, i quali non possono essere arbitrariamente modificati senza commettere delle illegittimità.

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Sarebbe scandaloso che i triennalisti iscritti allo “straordinario bis” avessero trattamenti di favore, che farebbero infuriare i quattro quinti della categoria, i quali non si sono iscritti proprio perché il Concorso “straordinario bis” non prevedeva NÉ ABILITAZIONE e NÉ GRADUATORIE di idoneità per coloro che non risultassero vincitori.

Noi del Comitato non resteremo passivi spettatori di fronte a tali iniquità! 

Il Comitato Precari Uniti per la Scuola


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