In Italia, la definizione di povertà, benessere economico e ricchezza varia in base a parametri economici e sociali.
La povertà assoluta colpisce chi non riesce a coprire le spese minime per beni essenziali. Nel 2023, una famiglia di due persone è considerata in questa condizione se dispone di meno di 1.050,95 euro al mese.
La povertà relativa, invece, si basa sul confronto del reddito familiare con la media nazionale, influenzando la capacità di mantenere uno standard di vita adeguato.
Un’analisi delle soglie economiche che definiscono le diverse classi sociali nel nostro Paese.
Essere benestanti significa avere un reddito sufficiente per vivere comodamente e accedere a beni e servizi non essenziali. Nel 2023, una famiglia che spende circa 2.738 euro al mese per i consumi rientra in questa categoria. Tuttavia, il costo della vita varia significativamente tra grandi città e aree rurali.
Infine, la ricchezza è più complessa da definire. Oltre a un reddito superiore ai 120.000 euro annui, è il patrimonio netto a fare la differenza: immobili, investimenti e rendite passive garantiscono uno stile di vita elevato, indipendentemente dall’attività lavorativa.
Queste soglie evidenziano le disuguaglianze economiche e l’importanza del contesto geografico nel determinare il benessere.
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