Il passaggio di ruolo per i docenti di sostegno rappresenta una questione complessa, soprattutto in relazione al vincolo quinquennale previsto dalla normativa vigente. Questo obbligo, regolato dall’art. 23 dell’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) 2025/28, stabilisce che gli insegnanti immessi in ruolo o trasferiti su posti di sostegno debbano permanere per almeno cinque anni su tale tipologia di incarico.
Un caso emblematico riguarda i docenti che, dopo aver completato il quinquennio su un grado di istruzione, ottengono un passaggio di ruolo su sostegno in un altro grado. In tali situazioni, il vincolo quinquennale riparte da capo. Questo vale anche per i cosiddetti “passaggi di ritorno”, ovvero quando un docente torna al grado di istruzione precedente sempre su posto di sostegno.
La normativa non consente eccezioni in questi casi, differenziando invece tra trasferimenti e passaggi di ruolo. Mentre nel primo caso il quinquennio va semplicemente completato, nel secondo è necessario iniziare nuovamente il periodo di permanenza obbligatoria.
Per i docenti interessati, è fondamentale comprendere queste regole per pianificare al meglio la propria carriera e le eventuali richieste di mobilità.
Leggi anche:
Numero chiuso a Medicina: una riforma che divide, polemiche in Parlamento
Terza fase seguono i trasferimenti interprovinciali con precedenza
Segui i canali social di InformazioneScuola
Iscriviti al gruppo Telegram: Contatta @informazionescuola