Continuità riconfermata anche questa volta dal Ministro della Lega di Salvini e del Governo Meloni con i quattro consulenti, tutti bravi a spacciare diverse sfumature di colore per farne sempre quello delle riforme Berlinguer, Moratti e Renzi, suggerite da fondazioni private e Confindustria italiana, la scuola pubblica da controllare ai soli fini economici con lo sguardo miope di una società che non ha bisogno di crescere culturalmente e adattarsi alla mediocrità, il merito presunto e distorto solo per i pochi, si tratti di studenti o di professori, il resto manovalanza e basta che deve pure stare zitto.
Per i docenti non faranno grandi sforzi, sono i primi a stare zitti, senza protestare e senza scioperare.
Gli insegnanti italiani non conoscono la politica e non conoscono i loro diritti, pur essendo iscritti ai sindacati non sanno cosa sono e a cosa servono, soprattutto quelli delle nuove generazioni.
I gruppi dirigenti del sindacato e della politica, d’altronde, non si dedicano a loro quanto dovrebbero.
Servirebbe una svolta che non si vede all’orizzonte.
Salvatore Salerno
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