I docenti delle scuole professionali e degli istituti tecnici hanno preso la notizia con la solita preoccupazione. Negli anni le riforme che hanno riguardato questa tipologia di istituzioni scolastiche si sono tradotte in tagli pesanti e nella riduzione del personale docente di laboratorio, gli ITP.
Andando nella direzione opposta rispetto a quelle che erano le richieste dal mondo del lavoro e dell’industria. Si è preferito risparmiare, ricordiamo tutti i tagli lineari del centro-destra con Berlusconi, Tremonti e Gelmini e i danni che ne sono conseguiti.
Riforma dei tecnici e dei professionali
Oggi si annuncia una nuova riforma, dopo quella degli ITS si passa agli istituti tecnici e professionali, ad annunciarla è il ministro dell’Istruzione Bianchi: “abbiamo deciso di anticipare tra 15 giorni, non al prossimo consiglio dei ministri ma a quello successivo, la riforma di tutta la filiera tecnico-professionale” che invece era attesa per fine anno.
La cosa che preoccupa maggiormente docenti e studenti è che a guidarla sarà un docente universitario e che riguarderà anche la formazione professionale regionale.
La buona notizia è che sono annunciati risorse da PNRR da 1miliardo e mezzo, ma a nostro parere non bastano.
Ne occorrerebbero almeno 5 volte tanto per ripristinare tutte le ore di laboratorio tagliate in precedenza, aggiornare ed ammodernare i laboratori per portarli vicini a quella famosa industria 4.0 di cui tanto si parla e soprattutto occorrerebbe seriamente investire sul digitale e per farlo occorrono molte risorse, moltissime.
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