Il primo “regalo” del 2023 arriva direttamente dal governo Meloni: da oggi i carburanti sono più cari di ben 18 centesimi al litro.
Il governo ha deciso di non rinnovare il taglio alle accise voluto dal governo precedente e di utilizzare quelle risorse per finanziare altri provvedimenti come ad esempio la flat-tax che favorisce solo i titolari di partita iva con redditi fino ad 85mila euro.
Loro pagheranno solo il 15% di tasse, mentre un collaboratore scolastico con un reddito inferiore a 20mila euro pagherà molto di più.
E dovrà pure pagare i carburanti 18 centesimi in più al litro. Un “regalo” evidentemente non gradito, figlio di una scelta del governo incomprensibile.
Come è incomprensibile la scelta di non sostenere il potere di acquisto degli stipendi, in particolare di quelli del comparto scuola, che resta fra i più bassi d’Europa.
Ci auguriamo che il 2023 illumini le menti dei nostri politici al fini di operare scelte eque e soprattutto a sostegno degli ultimi e fra gli ultimi ricordiamo i precari della scuola.
La tabella allegata è indicativa e non aggiornata
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