Dopo un anno al governo, il Ministro Valditara ha finalmente riconosciuto l’esistenza di un problema legato al “caro scuola”.
Meglio tardi che mai, ma l’anno scolastico è già iniziato e da mesi, insieme agli editori, alle associazioni di categoria, ai dirigenti scolastici, alle famiglie e agli studenti, abbiamo evidenziato l’aumento dei costi per l’acquisto dei libri di testo.
Abbiamo sollecitato il governo con una risoluzione depositata alla Camera nei mesi scorsi, una mozione presentata sempre alla Camera e un disegno di legge depositato al Senato per sostenere il diritto allo studio attraverso misure per la gratuità dei libri di testo, dei trasporti e della mensa, anch’esse depositate al Senato.
Non sono più accettabili proclami vuoti o il richiamo alla responsabilità di altri attori. Oggi, il diritto allo studio di molti studenti rischia di rimanere sulla carta. Molte regioni hanno già adottato misure a sostegno di un reale diritto allo studio.
Pertanto, chiediamo un impegno chiaro da parte del governo, non una vaga promessa contro il caro scuola. È necessario intervenire rapidamente con risorse concrete per garantire a tutti gli studenti la possibilità di accedere a un’istruzione di qualità senza essere gravati da costi insostenibili. La formazione dei giovani è un investimento nel futuro del nostro paese, e come tale dovrebbe essere trattata con la massima serietà e impegno.
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