Secondo la nostra opinione, si sta verificando il suddetto collasso oltre che il fallimento del sistema formativo italiano. Situazione che ha toccato l’apice con il rifiuto da parte della Sapienza di attivare il PAS per alcune classi di concorso. Una delle piu’ famose univerista’ si è espressa infatti con un comunicato uscito sul proprio sito appena lo scorso giorno, creando ancora piu’ panico e confusione in tutta questa vicenda catastrofica del PAS. Un esempio di come l’Italia, culla della cultura, non riesce a difendere e salvaguardare chi la cultura vorrebbe custodirla con uno dei piu’ nobili mestieri: insegnare.
Ritornando alla vicenda della Sapienza, le motivazione del suo dissenso lasciano perplessi tutti noi. Ci chiediamo come puo’ definirsi non qualificato un docente, il cui titolo di laurea è stato proprio dato dalle stesse universita’ che ora si rifiutano di ospitarli per il PAS? Cosa vuol dire non credere all’efficacia formativa dei suddetti titoli abilitanti , quando il MIUR aveva chiesto alle stesse universita’ di gestirne l’organizzazione? Come fa il MIUR ad accettare che un suo dipendente si rifiuti di lavorare? Perchè continua a dar loro sovvenzioni economiche se i dipendenti vengono meno i patti stabiliti? Inoltre, come puo’ la Sapieza penalizzare i docenti facendo riferimento alla mancanza di tirocinio, quando gli stessi da anni lavorano in condizione precarie nel mondo fatiscente della scuola italiana? Tutto cio’ , apparso sulla pagina ufficiale della Sapienza, dimostra l’inadeguatezza della stessa formazione del personale che dovrebbe gestire a sua volta la preparazione dei futuri insegnanti italiani, i quali hanno ottenuto il loro titolo di laurea dagli stessi docenti universitari che oggi si oppongono all’attivazione dei PAS. Il MIUR che fa? Sta a guardare non sanzionando i propri dipendenti. In tal modo , decide all’improvviso di dislocare i futuri frequentanti PAS presso altre sedi. Senza pero’ stabilire nè i criteri di scaglionamento, nè l’ordine di accesso. Facendo così apparire piu’ gravosa la situazione abilitazione PAS , piu’ di quanto non lo sia ormai dall’estate scorsa. Le universita’ invece di pubblicizare l’eccellenza della propria offerta formativa fanno a scarica barile con il MIUR, in un gioco delle parti infinito e snervante. Noi come futuri frequantanti PAS, che dovremmo sborsare cifre enormi, ci sentiamo demotivati e offessi e indignati per la situazione di degrado di quella che era l’eccellenza formativa rappresentata delle universita’ italiane. Se il buon giorno si vede dal mattino, la scuola italiana è da buttare e prevediamo tempi duri e catastrofici anche per gli standard che l’Europa ci chiede per quanto riguarda la formazione dei docenti e dell’intero comparto-scuola italiano.
Comitato difesa pas