HomeConcorsi e TFAConcorso 2019 - Il ministro dell'istruzione apre ai precari di terza fascia?

Concorso 2019 – Il ministro dell’istruzione apre ai precari di terza fascia?

Concorso a cattedra 2019 – Segnali di apertura del ministro Bussetti ai precari di terza fascia di istituto?

Non sappiamo cosa abbia in mente il ministro, ma con ogni probabilità – così come abbiamo più volte detto, terrà conto del servizio prestato nelle scuole. Dunque il punteggio finale del concorso (crediamo ordinario) sarà composto dal voto derivante dalle prove e da quello del servizio prestato nella scuola.

L’apertura del ministro Bussetti la ritroviamo nelle dichiarazioni rilasciate alla trasmissione televisiva in oda su Rai 3, FuoriTg: “Sappiamo di avere un problema di reclutamento e vogliamo procedere in maniera celere.

Chiaro che chi ha avuto già una certa esperienza questa verrà tenuta in considerazione. Alcuni concorsi sono stati già avviati. Per i docenti precari, seconda e terza fascia, stiamo studiando delle soluzioni.”

Parole che dovrebbero far tirare un sospiro di sollievo ai tanti precari di terza fascia che in questi mesi stanno protestando su tutte le bacheca dei politici di maggioranza, compresa su quella della senatrice Granato della quale abbiamo riportato lo sfogo su queste pagine.

Terza fascia di istituto: si tratterà di sanatoria?

A nostro modo di vedere non si tratterà di una sanatoria così come qualcuno ha già chiesto attraverso una lettera indirizzata alal nostra Redazione, ma di una selezione dove i candidati dovranno superare le prove.

La cosiddetta meritocrazia tanto osannata da tutti la sta applicando il ministro della Lega che, a quanto risulta alla Redazione, non ha alcuna voglia e nessuna intenzione di fare sconti a nessuno, ma di riconoscere semplicemente il servizio prestato, ma il concorso s’ha da fare lo stesso.

Posizione questa che sta mandando su tutte le furie i precari di terza fascia che sperano ancora in una sorta di corsia preferenziale.

Concorso ordinario scuola 2019: come sarà composto il punteggio finale?

I precari che supereranno le prove del concorso ordinario 2019 avranno, per modo di dire, un punteggio aggiuntivo derivato appunto dal servizio prestato nelle scuole che andrà sommato appunto a quello maturato dalel prove del concorso.

Chi invece non ha mai insegnato ed ha comunque superato il concorso ordinario, alla fine avrà un punteggio inferiore e per forza di cose in graduatoria sarà posizionato alle spalle degli altri.

La selezione, per entrambi i casi, dovrà essere superata. Niente sconti a nessuno, è questa la parola d’ordine che echeggia nei corridoi del MIUR e a pronunciarla è il ministro in persona.

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