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Il docente impegnato nella D.a.D che non sta bene, deve mettersi in mutua?

Il docente impegnato nella D.a.D. quel giorno non sta bene e non riesce in in alcun modo a fare lezione in remoto, dovrà telefonare a scuola e prendere un giorno di malattia?

La questione é alquanto complessa proprio perché non è ancora normata.
Se si dichiara in malattia, al docente verrà effettuata la trattenuta di cui alla legge Brunetta.
Al momento c’è solo un impegno sancito per decreto ad assicurare una didattica a distanza, non un obbligo in quanto il telelavoro non rientra nei nostri obblighi contrattuali.
Non esiste quindi nessuna norma né contrattuale né giuridica che impone, modalità, forme e tempi. Ad esempio non c’è l’obbligo di fare didattica a distanza per 18, 22, 25 ore settimanali né farla con una precisa piattaforma.
Ritornando al quesito, se l’assenza per malattia o a qualsiasi titolo è momentanea es. di uno o due giorni , la DaD va solo riorganizzata in modo flessibile a cura del DS e del docente da lui delegato per organizzare la D.aD secondo il deliberato del Collegio dei docenti.
Se invece il docente non può assicurare per più giorni continuativi la didattica in remoto o ad esempio il lavoro di coordinamento per gli esami di Stato, ovvero gli scrutini, allora dovrà comunicare alla scuola il periodo di malattia con la consueta prassi prevista dal CCNL.
Inoltre il docente che ha problema di linea deve comunicarlo a scuola e non potrà essere in alcun modo considerato assente.

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