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Modello B: Come ti fotto i precari delle Gae

“Lo sconcerto di MIUR e concertativi”

Commissari maturità 2017: ci siamo quasi, le ultime notizie

Oggi, si viene a conoscenza che chi risulta inserito in GAE non potrà aggiornare le sedi esprimibili nel modello B, relativamente alle scuole da indicare, ma potrà solo confermarle, non si comprende i motivi di tale D M. essendo che tutti gli altri potranno comunque inserirle ed aggiornarle, considerando che non sono state aggiornate le GAE relativamente alle nuove classi di concorso, cosa che evidenzia l’accanimento del governo verso i docenti iscritti in GAE, considerando che svariate classi di concorso sono state unificate e per loro si amplierebbe la possibilità di scelta di nuove scuole.
Quasi tutti i sindacati sono silenti eppure dovrebbero indagare i motivi dell’accantonamento dei posti per coloro che hanno fatto ricorso per via dell’algoritmo, tra i posti previsti per le nuove immissioni in ruolo, con chiaro danno per i precari.
Bisogna fare un passo indietro,non condividiamo le posizioni provenienti dalla maggior parte dei sindacati e di diversi partiti politici di centrosinistra e di centrodestra in merito alle politiche scolastiche sul reclutamento e la mobilità che hanno messo precari contro precari, non condividiamo i nuovi contratti integrativi firmati dai sindacati confederali ed autonomi.Sul piano delle classi di concorso hanno fatto un pateracchio, partendo dall’unificazione di diverse classi di concorso che di fatto generalizzano i saperi e producono un danno a chi era iscritto in una determinata graduatoria, dove magari, gli esuberi erano ben pochi, mentre aggiungendovi quella unificata si verranno a riversare altri e nuovi esuberi della classe stessa.
Ed è paradossale comprendere che alcuni colleghi con queste nuove classi di concorso sarebbero di fatto di ruolo da oltre 20 anni, per via di storture di legge che permettevano l’insegnamento con alcuni titoli ben specifici, mentre altri meno specifici potevano essere utilizzati e non viceversa.
Inoltre, occorre ribadire ciò che si è verificato l’anno appena passato, partendo dalla mobilità e dalle varie AP concesse, in merito alla mobilità, si è visto che hanno ottenuto la mobilità prevista diversi docenti in classi di concorso in esubero, ovvero dove alcuni colleghi avevano perso il posto, ma il nuovo posto formatosi con l’organico viene dato ad un potenziatore su cattedra, per cui è risultato che docenti che si trovavano in esubero hanno rivendicato il posto assegnato al potenziatore attraverso il proprio legale, ma ad oggi, non hanno avuto risposta, ciò dovuto alla lentezza dei processi legali.
Ma non dimentichiamo le strategie applicate dai vari USR che pur di formare cattedre, hanno creato cattedre formate da spezzoni su tre scuole, oppure formando cattedre di 23/24 ore pur di saturare le possibili supplenze che si potevano generare, a cui dobbiamo aggiungere che diversi spezzoni orari sono stati coperti solo in prossimità della fine del primo quadrimestre (25 gennaio), che ovviamente è un danno sia per gli alunni che si sono trovati senza insegnante che per i precari stessi.
Che dire poi, delle politiche di mercato seguite in questi anni, oltreché, dalle politiche scolastiche dei vari governi, basti pensare alla ‘liceizzazione’ dei tecnici voluta dal Ministro Moratti, che ha influito negativamente per le iscrizioni nei tecnici e professionali, spostando le iscrizioni verso i Licei Tecnologici.
Non si può dimenticare, inoltre, che la riforma Gelmini ha di fatto ridotto ulteriormente le ore professionalizzanti sia nei tecnici che nei professionali, producendo ulteriori esuberi oltre quelli prodotti dalle politiche precedenti, nonostante ben 3 sentenze del TAR del Lazio.
Per non parlare di ciò che si sta evidenziando ancora una volta in questi giorni in merito all’elevata percentuale di trasferimenti attraverso la 104/92, mai verificato seriamente l’iter dove in particolar modo, in alcune province si raggiunge la percentuale del 91% noi non sappiamo se si tratta di procedure adamantine, ma sappiamo per certo che vi sono colleghi di ruolo che chiedono il trasferimento in tale provincia da oltre 20 anni.
Inoltre, oltre al caos fin qui prodotto da leggi affrettate e imposte contro il mondo della scuola, si è prodotto un ulteriore danno, relativamente agli emendamenti prodotti l’anno passato, con l’emanazione di un concorso selettivo e inutile, quando non si è valutata attentamente la situazione degli organici a livello nazionale, così, nelle Regioni dove si sono espletati i concorsi per la copertura previsionale di un determinato numero di posti, questi posti non saranno disponibili per via delle ulteriori modifiche alla legge, mentre in altre provincie del Nord, risulteranno scoperte molte cattedre.
E’ palese anche che le assegnazioni provvisorie risultano un tampone inadeguato alle richieste dei neo immessi in ruolo. Noi abbiamo seri dubbi sul fatto che un contratto di mobilità possa modificare la schiforma 107. Un pateracchio la logica governativa e dei concertativi. visto a chiudere la questione delle GAE in un triennio, sia per immettere i nuovi vincitori di concorso del 2016 e molti docenti non hanno prodotto domanda proprio per entrare in ruolo nella propria provincia, non sentendosi di scegliere tutte le 100 province.
Diversi sindacalisti hanno affermato che tutto ciò era prevedibile, ma ciò evidenzia qualcosa di distorto nel pensiero comune, ovvero, quello di eludere già in partenza la legge appena emanata, come dire è fesso chi si oppone alle le leggi ed ai decreti attuativi della schiforma invece di trattare sotto banco. Ma questo si sa, è un modus operandi preciso dei concertativi e di chi agogna un posto al sole.
Ci chiediamo, infine, che il gioco al massacro prodotto e voluto dal governo, non può e né dovrebbe produrre nuove iniquità a scapito di altri, considerando che tutti nell’agosto del 2015 risultavano iscritti in GAE e secondo la normativa vigente aspettavano l’immissione in ruolo per scorrimento dalla propria posizione, posizione che molti avevano maturato anche da 20 anni.
Ed ancora, la discriminazione palese dei docenti delle GAE Infanzia, che si fanno partecipare al piano straordinario del governo, ma nessuno viene assunto attraverso quel piano relativamente alle GAE, viene solo sanata e in più parzialmente la problematica dei vincitori e idonei al concorso del 2012, con palese discriminazione dei vecchi vincitori, altro pastrocchio.
Non ci rendiamo conto che tale situazione umiliante è voluta dal governo, in particolar modo per coloro che risiedo al centro-sud d’Italia e come auspicato da qualche politico, il tempo pieno richiesto, sanerebbe solo in parte situazioni angosciose e sempre per alcuni che rientreranno in questa ruota della fortuna, ruota della fortuna che è stata tutta la 107/15, dove la propaganda ha affascinato alcuni, creato false speranze in altri, ma comunque ha leso diritti di tutta la categoria, sia per quelli di ruolo che si sono visti imporre un dirigente con maggiori poteri, sia per quelli immobilizzati che si sono visti scavalcati da neo immessi in ruolo, sia per i vari docenti immessi in ruolo tra le fasi B e C, dove quello con maggiore punteggio è stato penalizzato maggiormente rispetto a quello di fase C, sia per i precari storici che hanno visto vanificare la legge dello scorrimento dettata dalle norme della P.A.
Il pietismo non è la soluzione ai problemi, ma una sanatoria (sa di sale il pane degli altri) che crea nuovi problemi a scapito della dignità dei lavoratori della scuola pubblica italiana.
Noi non ci arrendiamo, ne ci arreniamo, ci prepariamo alla mobilitazione ed alle iniziative legali di tutela.
Rudy Guzman per la Camera Generale di Base
Francesco Tomasello, segretario di Unicobas Sicilia.

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