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Pensionati italiani, i nuovi provvedimenti approvati dal governo e in vigore da maggio 2025

Nuove Politiche per il Benessere degli Anziani: Un Passo Avanti per l'Italia. Innovazioni legislative per migliorare la qualità della vita delle persone anziane.

Il Consiglio dei ministri italiano ha recentemente adottato un decreto legislativo che introduce importanti disposizioni integrative e correttive al precedente decreto legislativo del 15 marzo 2024, n. 29. Questo nuovo intervento normativo, proposto dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme al Ministro della Salute Orazio Schillaci e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, mira a rafforzare le politiche in favore delle persone anziane, in linea con la delega conferita dagli articoli 3, 4 e 5 della legge del 23 marzo 2023, n. 33.

Una delle principali modifiche riguarda l’articolo 6 del decreto legislativo n. 29 del 2024, che ora include nuove iniziative promosse dalle istituzioni scolastiche. Inoltre, sono state apportate correzioni all’articolo 25, che coinvolge le organizzazioni del Terzo settore e le associazioni di volontariato, eliminando termini non corretti e migliorando la chiarezza delle disposizioni.

Il decreto sottolinea anche l’importanza della competenza medico-legale esclusiva dell’INPS nel processo di valutazione delle condizioni di disabilità, distinguendola dalle competenze dell’equipe multidimensionale operante presso i Punti unici di accesso (PUA). Queste ultime sono focalizzate sull’accertamento della “non autosufficienza”, un aspetto cruciale per garantire il supporto necessario agli anziani.

Un’altra significativa innovazione è la proroga di sei mesi per l’adozione del regolamento previsto al comma 7 (fissata ora al 19 marzo 2025). Questo regolamento definirà i criteri per l’individuazione delle priorità di accesso ai PUA, oltre a delineare la composizione e le modalità operative delle unità di valutazione multidimensionale unificata (UVM) e lo strumento della valutazione multidimensionale unificata (VMU), garantendo un approccio omogeneo a livello nazionale.

Infine, il decreto introduce una procedura sperimentale della durata di dodici mesi, a partire dal 1° gennaio 2026. Questa fase sperimentale prevede l’applicazione provvisoria e a campione delle disposizioni relative alla valutazione multidimensionale unificata, coinvolgendo una provincia per ogni regione italiana. Le modalità di attuazione verranno definite tramite un decreto del Ministro della Salute.

Il testo del decreto tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dalle Commissioni parlamentari competenti, assicurando che tutte le parti interessate siano coinvolte nel processo decisionale. Queste nuove politiche rappresentano un passo significativo verso il miglioramento della qualità della vita delle persone anziane.

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