L’Assegno Unico di marzo 2023 è stato oggetto di alcuni problemi nei pagamenti su IBAN, con alcuni percettori che hanno ricevuto somme inferiori rispetto ai mesi precedenti. In alcuni casi, sembra che l’INPS abbia “trascurato” un figlio.
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La situazione ha suscitato preoccupazione e interrogativi tra i beneficiari dell’Assegno Unico, che hanno chiesto spiegazioni all’INPS. La risposta dell’Istituto Previdenziale è che le maggiorazioni previste dalla Legge di Bilancio a partire dal mese di gennaio per i nuclei familiari con più di 3 figli e/o con figli sotto i 3 anni, verranno pagate in due rate.
Assegno unico universale, importi di marzo 2023
In pratica, la prima rata dell’Assegno Unico di marzo 2023 non includeva le maggiorazioni previste dalla legge, che saranno invece incluse nella seconda rata. Questo ha causato la riduzione dell’Assegno per alcune famiglie, che hanno visto decurtata la somma mensile rispetto ai mesi precedenti.
Nonostante le difficoltà incontrate, l’INPS ha assicurato che tutte le famiglie che hanno diritto alle maggiorazioni previste dalla legge le riceveranno, anche se in ritardo rispetto alla data di pagamento dell’Assegno Unico di marzo 2023.
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Resta da capire se questo sistema di pagamento in due rate sarà utilizzato anche in futuro per l’Assegno Unico e se saranno previste altre modifiche al sistema di assegnazione dell’Assegno stesso.
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