L’Assegno Unico e Universale (AUU) di giugno 2025 si conferma una delle misure centrali del welfare italiano, con una spesa pubblica in continua crescita. Nei primi mesi del 2025, l’INPS ha già erogato 4,86 miliardi di euro a oltre 5,9 milioni di famiglie, supportando circa 9,4 milioni di figli. Tuttavia, permangono criticità legate a disuguaglianze e limiti nella sua applicazione.
Gli importi, in effetti, dell’Assegno Unico Universale di Giugno 2025 variano notevolmente in base all’ISEE: le famiglie con redditi più bassi ricevono fino a 224 euro mensili per figlio, mentre quelle senza ISEE o con redditi superiori a 45.939 euro percepiscono solo 58 euro. Nel 2025, gli importi sono stati rivalutati dello 0,8%, ma l’aumento medio di 1,3 euro per figlio è stato giudicato insufficiente a fronte dell’inflazione.
Tra le novità, spiccano le maggiorazioni per figli sotto un anno (+50%) e per nuclei numerosi. Tuttavia, restano problematiche per famiglie monogenitoriali, autonomi e nuclei con figli disabili. Inoltre, circa 620.000 minori in povertà assoluta non beneficiano ancora del sostegno.
Nonostante i progressi, l’AUU necessita di interventi strutturali per garantire maggiore equità e inclusione.
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