20.000 posti ATA ancora vacanti – Nell’ambito di un incontro tra le organizzazioni sindacali e il Ministero dell’Istruzione e del Merito svoltosi il 5 ottobre, sono stati discussi i dati relativi alle immissioni in ruolo del personale docente, educativo e ATA per l’anno scolastico 2023/24.
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I risultati di questo incontro hanno rivelato una situazione critica: su 9.975 assunzioni autorizzate, ne sono state effettuate 9.911, il che significa che 64 posizioni rimangono scoperte.
Ciò che preoccupa maggiormente è il fatto che, nonostante 27.409 posti fossero disponibili, più di 20.000 di essi rimangono scoperti. Questi posti vacanti nel personale ATA sono destinati a creare difficoltà significative nel sistema scolastico italiano.
Le assunzioni del personale ATA sono effettuate dalle graduatorie 24 mesi, le quali vengono aggiornate annualmente. Tuttavia, i dati indicano che la copertura del turn over non è sufficiente a soddisfare il crescente fabbisogno di personale nelle scuole italiane.
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La Federazione Lavoratori della Conoscenza (Flc) Cgil ha commentato i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione sottolineando che, nonostante ci fossero 30.000 posti vacanti nell’organico di diritto, sono state autorizzate solo 9.975 assunzioni a tempo indeterminato. Questo divario tra la domanda e l’offerta di personale ATA rappresenta una sfida significativa per il sistema scolastico italiano.
Durante l’incontro, il Ministero ha anche esposto l’intenzione di promuovere la formazione per il personale delle segreterie scolastiche. Tuttavia, va notato che quest’anno non sono state effettuate assunzioni per i Dirigenti Scolastici di Istituto (Dsga) a causa dell’assenza di candidati nelle graduatorie concorsuali. I sindacati hanno chiesto ulteriori informazioni sul numero dei posti vacanti relativi ai direttori, per i quali è in corso la ricerca di assistenti amministrativi.
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I posti vacanti nel personale ATA vengono temporaneamente coperti con supplenze, ma la situazione rimane critica. Alcuni Uffici Scolastici hanno anche dovuto attivare posti in deroga per colmare il fabbisogno di personale amministrativo, tecnico e ausiliario. La carenza di personale nelle scuole italiane rappresenta una sfida urgente che richiede attenzione e soluzioni adeguate.
