È la responsabile nazionale Scuola nel partito di Giorgia Meloni ed è membro della IX commissione Lavoro pubblico e privato.
Qual è il suo bilancio su questa diciottesima Legislatura che ha avuto maggioranze fin troppe eterogenee?
Una legislatura che purtroppo non è riuscita a fare le vere riforme necessarie per far ripartire la nostra Nazione . Sono mancate misure importanti , innovative , per dare soluzioni alle problematiche esistenti e alle esigenze provenienti da vari mondi del settore produttivo e del lavoro .
Nell’azione parlamentare ( lei è in commissione lavoro della Camera) , cosa ha potuto osservare dall’opposizione, considerando che si è sempre legiferato sulla Scuola con emendamenti introdotti in Decreti Legge?
Francamente, alla luce di quanto avvenuto, Fratelli d’Italia è parso l’unico partito ad essere coerente e porsi all’opposizione sin dall’inizio, perché ad oggi abbiamo visto che sul versante opposto c’era una maggioranza frammentata, tenuta insieme da un governo spregiudicato ma, come visto, crollata perché tra governo e parlamento sono venuti meno i legittimi rapporti istituzionali, si è persa la prerogativa di analizzare, discutere e approvare le Leggi, ed è stato tolto ogni diritto alle minoranze parlamentari come Fdi, cui è stata del tutto preclusa la possibilità di partecipare in modo costruttivo nell’interesse della popolazione.
La rivista Tuttoscuola si è mobilitata con una petizione, molto criticata dal gruppo SBC, affinché Draghi proseguisse nella sua esperienza di Governo. Le chiediamo cosa la Scuola abbia guadagnato dal Governo Draghi in carica fin dal febbraio 2021?
Ritengo che gli interventi fatti da questo governo sulla scuola siano l’esempio più emblematico di un governo fallimentare ed incapace di gestire una delle istituzioni più importanti, hanno previsto tutto quello che era possibile per distruggere il futuro delle nuove generazioni. Vedi l’ultima riforma introdotta con il DL 36 ,che investe materie importanti come la disciplina del rapporto di lavoro, il salario, la formazione, lo sviluppo professionale . Riforma priva di un confronto con il Parlamento e senza tenere conto dei bisogni reali di questa istituzione. Una riforma che non ha nessuna visione di rilancio del sistema scolastico più aderente ai nuovi bisogni educativi e formativi degli studenti; che si autofinanzia con le esigue risorse previste , visto che il DEF per i prossimi tre anni prevede addirittura una diminuzione degli investimenti per la scuola pari allo 0,5% del PIL, portando la spesa ai livelli di dieci anni prima .
In sintesi, dimostra quanto non sia stato così prioritario per questo governo investire nel futuro di questa Nazione.
Il suo partito è oggi , stando ai sondaggi, il primo partito in Italia e secondo tutti gli analisti politici sarebbe il partito di maggioranza relativa, tanto che si parla già di squadra di governo. Lasciando perdere la fantapolitica cara ad alcuni quotidiani italiani, On Bucalo, lei è la responsabile nazionale di FdI della scuola, ci dice tre cose che il suo partito farebbe subito per la Scuola?
Uno dei primi interventi da attuare è risolvere il problema della stabilizzazione del personale precario storico. Finalmente dare aumenti agli stipendi dei docenti – e non qualche decina di euro. come accade- che umiliano sempre più il mondo della scuola. Ma soprattutto dare finalmente sicurezza alle nostre scuole con l’ eliminazione delle classi pollaio, interventi sugli organici e subito attuare quelli necessari per garantire la tutela della salute e il benessere nelle aule scolastiche, come il ricambio d’aria.
Quindi rimettere al centro la Scuola per investire seriamente nel futuro di questa Nazione.
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