Il recente correttivo al decreto legge PA 2025, approvato alla Camera, introduce significative modifiche nelle modalità di reclutamento, stabilizzazione e mobilità del personale della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo principale è semplificare le procedure e valorizzare le esperienze acquisite, garantendo un equilibrio ottimale tra le esigenze delle amministrazioni e le risorse disponibili.
Tra le novità più rilevanti, il decreto prevede la riserva di posti per i dipendenti in comando, una semplificazione delle selezioni per dirigenti e nuove regole per il riconoscimento dei titoli esteri. Inoltre, dal 2025, tutte le amministrazioni, esclusa la Presidenza del Consiglio, dovranno riservare almeno il 15% della capacità assunzionale ai dipendenti in comando da oltre 12 mesi, con valutazione positiva della performance.
Il decreto introduce anche vincoli ai distacchi del personale per evitare la dispersione di competenze nei progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le procedure per l’accesso ai ruoli dirigenziali saranno centralizzate, mentre il riconoscimento dei titoli esteri sarà gestito dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Infine, sono previste nuove stabilizzazioni per i lavoratori socialmente utili nel Mezzogiorno entro il 2025.
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