La scuola italiana sta attraversando una delle sue fasi più difficili, con una crisi che non accenna a placarsi. Secondo Elisabetta Piccolotti, deputata di Alleanza Verdi Sinistra, il numero di insegnanti precari potrebbe raggiungere la cifra record di 250mila nell’anno scolastico 2024-2025, un dato allarmante che evidenzia una situazione critica per il sistema educativo. “Lo stesso numero di persone che vivono a Venezia”, ??sottolinea Piccolotti, mettendo in evidenza la gravità del problema.
Il recente concorso legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che avrebbe dovuto combattere la precarietà, sta paradossalmente generando nuove difficoltà. Piccolotti denuncia che i docenti idonei del concorso straordinario del 2020, che attendevano di essere stabilizzati, sono stati superati dai vincitori del concorso PNRR 2023-24. La situazione è resa ancor più critica dal fatto che chi ha superato il concorso PNRR non sarà né abilitato né considerato idoneo, creando ulteriori incertezze per migliaia di insegnanti.
Inoltre, regna l’incertezza sul futuro delle graduatorie del concorso del 2020, con molti docenti bloccati in una sorta di limbo professionale. I fondi del PNRR, destinati a ridurre la precarietà, sembrano invece alimentare l’instabilità e l’insicurezza.
Piccolotti, nella sua dichiarazione, ha presentato due interrogazioni parlamentari al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per fare chiarezza e trovare soluzioni concrete. Tra i vari problemi, la deputata evidenzia anche le criticità legate all’uso dell’algoritmo di assegnazione, alle riserve per il servizio civile e alla compravendita dei titoli, che stanno rendendo sempre più caotico il sistema scolastico.
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