HomeScuolaGenitori in preda al delirio minacciano e aggrediscono i docenti

Genitori in preda al delirio minacciano e aggrediscono i docenti

Riportiamo la testimonianza diretta di una maestra aggredita da una mamma perchè, a suo dire, non avrebbe fatto bere la figlia. La Maestra Stefania si è affidata a Facebook per raccontare la sua storia che è la storia di tante altre maestre. Oggi i genitori, forse a causa dei media, forse a causa dei vari gruppi creati su whatsapp, hanno perso la cognizione e quando non riescono ad avere le soddisfazioni che cercano non esitano a denunciare alle forze dell’ordine le stesse maestre per presunti maltrattamenti ai bambini. Nel 99% dei casi la procura ne chiede poi l’archiviazione che spesso impugnano e costringono le povere maestre a dover sborsare un sacco di soldi per difendersi. Occorre fare qualcosa e alla svelta, la deriva è vicina.

La testimonianza di una maestra aggredita da una mamma

genitori in preda al delirio

Buongiorno, oggi voglio condividere con voi un accaduto. Successo a me personalmente.
“Tema: In famiglia manca l’autorità “
Una mattina come tutte, mi trovavo all’ingresso dell’asilo.
Era l’orario di entrata.
Una mamma mi ferma, gesticolando con le mani, toccandomi più volte il braccio. Mi dice: “tu non hai fatto bere mia figlia “
“Non ti devi permettere più “
“Come ti sei permessa “
“Questo è L ‘ultimo giorno di lavoro per te “
“È inutile che fai questa faccia della persona educata “
Ero pietrificata dentro di me.
Tutto questo davanti a tutti ad alta voce.
Ho cercato di fargli capire, di calmarla, dicendo: le sezioni sono tante, non ricordo l’accaduto, sicuramente il motivo sarà stato: il bagno ha il pavimento bagnato, quindi doveva semplicemente aspettare. Non ci sono altri motivi.
La mia tranquillità la irritava di più… d’altronde io ero tranquilla dentro me.
Lei mi dice ancora: devi stare zitta, solo zitta. Che dire, non mi è mai capitato.
C’è sempre la prima volta… poi ho capito.
La prima cosa che ho fatto è stata quella di chiam re la dirigente per prendere un appuntamento immediato. Così è stato.
Lei mi è stata molto vicina. Ha chiamato la madre della bimba: la quale ammette l’accaduto, dicendo che lei è cuore di mamma, che forse ha sbagliato, ma non si sente di chiedere scusa. La dirigente ha cercato di fargli capire.
Mi ha poi detto che se ricapita una seconda volta, la bimba non potrà più andare in questa scuola, sarà lei in primis a denunciare.
Stavo per farlo io, ma poi ho riflettuto e deciso di non farlo più.
Sicuramente sono rimasta molto provata.
Adesso la mamma passa dritto e non mi guarda.
Il papà invece mi saluta.
Che dire, anche questa è stata un esperienza che ho voluto condividere. Non mi esprimo più di tanto nel personale, perché già dice tutto.
Stefania

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