Appare veramente inopportuna nel merito e nei tempi la polemica che proprio in ore queste è partita da molti, ultimi i Dirigenti Scolastici.
Gli stessi infatti stanno raccogliendo le firme per chiudere le scuole. Una posizione discutibile visto che loro sono dirigenti dello Stato Italiano, una sorta di capitano della nave.
La scuola rimane, come gli altri, un ufficio pubblico. Un presidio dello Stato che deve rimanere aperto per i servizi essenziali, mediante la turnazione (nota) di un paio di CS un Amministrativo e il DSGA. Servizio necessario per garantire il funzionamento minimo della scuola, preparare gli organici, rispondere alle telefonate, continuare ad avere i rapporti con le famiglie, predisporre e coordinare le attività a distanza dei docenti.
Invece pare che proprio nella notte, dopo l’annuncio del Premier Conte di chiudere tutto ma non gli uffici pubblici, i Dirigenti Scolastici, forse non comprendendo il senso della nota ministeriale (e questo fa veramente preoccupare) si sono rivolti al ministro Azzolina chiedendo la chiusura delle scuole.
Una richiesta assurda non il linea con gli altri comparti pubblici. I Dirigenti Scolastici avrebbero potuto da subito evitare la pressione del personale ATA evitando loro di mandarli tutti a scuola senza applicare la turnazione indicata chiaramente dalla nota ministeriale a firma del Capo Dipartimento Bruschi.
Proprio per far chiarezza sulla turnazione, è consigliabile che MIUR entro oggi emani una nuova nota ancora più semplice e chiara, comprensibile all’uomo della strada, e quindi semplice anche per i Dirigenti Scolastici, dove con esempi concreti (2 CS, 1/2 AA) indicheranno la possibile turnazione.